Il manuale dei cani approda su iPhone

Il manuale dei cani (Addestramento e Razze) è un’applicazione iPhone ideata da Phoenix Studios che farà la gioia dei cinofili. Quattro le categorie disponibili, tutte utilissime e ricche di informazioni preziose per noi amici di Fido.

Addestramento, la sezione dedicata all’educazione del quattrozampe, contiene le linee guida basilari per addestrarlo alle gare, o più semplicemente insegnargli l’abc delle buone maniere, indispensabile per chi è alle prese con il primo cane e cerca consigli utili per far apprendere al cucciolo, sin dai primi mesi di vita, quello che si deve o non si deve fare nelle più diverse situazioni. Inoltre, tante news ed aggiornamenti utili sull’addestramento finalizzato al comportamento da tenere in caso di esposizioni, mostre piuttosto che gare di agilità.

Razze è il nome della seconda sezione che, come avrete facilmente intuito dalla denominazione, si occupa della descrizione, corredata da immagini ed esaurienti spiegazioni, delle diverse razze di cani. Ne vengono illustrate oltre 300.

Cani randagi, 6 milioni in Europa. Aidaa chiede norme condivise

cani randagi bruciati vivi

Cani randagi a frotte vagano, abbandonati a se stessi e senza assistenza alcuna, nel territorio dell’UE. Le ultime stime dell’Aidaa parlano di un esercito di sei milioni di cani allo sbaraglio, senza cibo, senza un proprietario, senza cure veterinarie, soli.

In Italia i randagi sarebbero circa un milione. Tutte cifre, sia quelle per l’Europa che per il nostro Paese, al ribasso. In realtà potrebbero essere complessivamente 8 milioni i cuccioli di strada.

La cattura e la sterilizzazione come politiche nazionali per affrontare il problema sono insufficienti, spiega l’associazione. Per non parlare di altri modi tristemente noti di risolvere la cosa, come quelli attuati, in barba alla stessa normativa europea, da Romania e Spagna ovvero l’eutanasia di massa per contenere la popolazione o addirittura battute di caccia legalizzate o comunque per le quali le autorità sono disposte a chiudere un occhio o entrambi.

Dog therapy contro lo stress da studio

Siete stanchi e stressati a causa degli esami? Nessun problema basta giocare con un cagnolino. La “sentenza” proviene dalla facoltà di legge dell’Università di Yale che sta sperimentando un progetto per aiutare gli studenti a combattere lo stress, e intende farlo attraverso la dog therapy.

Il bibliotecario Blair Kauffman, in una mail indirizzata a tutti gli iscritti spiega:

E’ documentato che la terapia con i cani abbia efficacia nell’aumentare la felicità, la calma e il benessere emotivo.

La prestigiosa università di Yale non è la prima a ricorrere ad un programma di pet therapy: anche altre università americane avevano sperimentato questa speciale terapia, come, ad esempio quella del Wisconsin a Oshkosh.

Cani abbandonati: complessiva diminuzione nel periodo invernale

Giornata di sole domenica scorsa in quasi tutta Italia e già con il primo assaggio della bella stagione è ritornato l’incubo degli abbandoni del cani; complice il primo “ponte lungo” della stagione, l’Aidaa, l’Associazione Difesa Animali e Ambiente, ha reso noto che da giovedì, giorno di festa legato alle celebrazioni dell’Unità d’Italia, fino a domenica, sono state 314 le segnalazioni di cani vaganti su strade e autostrade.

I numeri sono stati resi noti dal servizio online “Io lo segnalo” e da quello telefonico analogo e, secondo l’Aidaa, il numero dei cani abbandonati in questi quattro giorni è pari a quello complessivo delle segnalazioni giunte nei mesi di gennaio e febbraio.

Giappone: il cane che non voleva abbandonare il compagno ferito

Se le notizie che arrivano dal Giappone sono devastanti, nel buio qualche spiraglio di luce si lascia intravedere. In fondo al tunnel, quel lampo di speranza si chiama amore e contraddistingue tutte le creature viventi.

Se infatti gli uomini sacrificano la propria vita per tentare di bloccare i danni provocati alle centrali nucleari dopo il terremoto e il conseguente tsunami e trovano tra le macerie ancora superstiti, per gli animali il discorso non è affatto differente. Nella desolazione totale, fa ancora più eco la storia di un cane che si è rifiutato per ore di essere aiutato dalle squadre di soccorso, perchè non voleva lasciare da solo, a morire , il compagno ferito.

Riuscirà Victor a salvare cani e gatti campani?

Locandina

Staffetta Victor

Victor non è un animale eroe, nemmeno una persona che ha messo a repentaglio la sua vita in favore degli animali ma una staffetta con la missione di portare aiuti ai rifugi della Campania. Un aiuto concreto comprensivo di un carico di cibo e altro materiale per aiutare cani e i gatti campani.

Non solo cibo ma anche tanto amore, condivisione e solidarietà per i volontari che nel sud Italia lavorano, spesso dietro le quinte, affrontando realtà complesse dove gli animali sono incolpevoli vittime della negligenza delle amministrazioni locali.

Cani, compagni ideali per l’esercizio fisico

Amici fedeli dell’uomo, danno affetto, amore incondizionato, allegria. Sono i cani, animali domestici più diffusi insieme ai gatti, compagni di vita che svolgono un ruolo sociale e professionale di grande rilievo. Pensiamo ai cani guida per ciechi, agli esemplari addestrati per cercare persone scomparse, impiegati nelle operazioni antidroga o ancora, semplicemente, alla pet therapy ed al ruolo dei tuttozampe per sconfiggere il tarlo di anziani e singles: la solitudine.

Ebbene, di un altro importante vantaggio che comporta prendere un cane avevamo già parlato: possedere un cucciolo spinge a fare più attività fisica e porta a dimagrire divertendosi e senza particolare sforzo forse più che l’andare in palestra. Anche perché rinunciare alla lezione di aerobica per pigrizia e mancanza di motivazione si può, ma portare fuori il cane per i bisognini e per fare due passi o giocare è un appuntamento irrinunciabile e che non si può rimandare per i proprietari.

A conferma che chi possiede un cane svolge più attività fisica regolarmente arriva un recente studio condotto da un ricercatore della Michigan State University, negli USA.

Beagle: curiosità su questa simpatica razza

E’ una razza piuttosto amata quella dei Beagle ed, infatti, non di rado  si vedono passeggiare al parco liberi o anche al giunzaglio per strada, questi simpatici cagnolini di taglia media e di origine inglese insieme ai loro padroni.

L’origine del nome è piuttosto incerta, ma si pensa che possa derivare appunto da un termine tipico della patria dalla quale proviene questo amico a quattro zampe e che possa significare piccolo. Potrebbe, però, riferirsi anche ad una tradizione antica e tipica del Regno Unito, che è quella della caccia alla lepre a cavallo e a piedi, praticata soprattutto da aristocatici inglesi e con maggior frequenza nei secoli scorsi. Tale tipo di sport veniva infatti chiamato beagling.

Educare il cane a tornare usando il fischietto ad ultrasuoni (Parte 2)

FischiettoAbbiamo visto nell’articolo di ieri i presupposti per utilizzare il fischietto ad ultrasuoni con il nostro amato quadrupede per farlo tornare da noi in caso di allontanamento, oggi Tutto Zampe vi spiega come avvalersi di questo strumento.

Si inizia in ambiente favorevole, in casa, su un terrazzo o giardino recintato, allontanatevi e fate finta di niente, tenete sotto controllo il cane con la coda dell’occhio e mentre è impegnato a fare le sue cosine emettete un fischio con il fischietto ad ultrasuoni.

Cani da lettura per i bambini, succede in Gran Bretagna

Gli animali domestici, nello specifico i cani, rappresentano una fonte inesauribile di vantaggi per l’uomo. Dalla pet therapy per i bambini che soffrono di autismo, al sostegno psicologico per gli studenti durante la preparazione di un esame, all’aiuto che offrono per combattere ansia, depressione ed alleviare il peso della solitudine per gli anziani e per i single.

Senza contare l’apporto sul campo dei cani addestrati al soccorso in caso di terremoti e valanghe, impiegati nelle ricerche e nelle operazioni anti-droga o ancora quelli guida per i ciechi.

Ma avreste mai immaginato, un giorno, di sentir parlare di cani da lettura? La notizia, assai curiosa a dire il vero, ci arriva dalla Gran Bretagna, precisamente dallo Staffordshire che ha deciso di lavorare al progetto Reading Education Assistance Dog, avviato negli USA.

Educare il cane a tornare usando il fischietto ad ultrasuoni (Parte 1)

Fischietto ad ultrasuoni come si usa

Fischietto ad ultrasuoniUno dei momenti più spiacevoli nel rapporto uomo-animale è quando per cause esterne avviene la separazione, uno dei motivi maggiori è che il cane scappa. Scappa per svariati motivi, un rumore lo spaventa, un altro cane lo attira, odori nell’aria lo spingono ad allontanarsi e tutte le volte lo farà correndo.

Per quanto un cane possa avere le zampette corte quando inizia a correre sfido il più grande centometrista a stargli dietro, per questo è fondamentale insegnare al cane l’attenzione e creare un legame forte tra padrone e quadrupede.

Non sempre però le cose vanno per il verso giusto, anche il cane che partecipa ad un corso di educazione, che non si allontanerebbe mai dal suo capobranco può avere una sorta di black-out e allontanarsi, vediamo come comportarsi nel momento in cui il peloso si allontani.

Microchip, conosciamolo meglio

Il microchip è un circuito integrato applicato nel tessuto sottocutaneo di un cane o di un gatto, o di un altro animale domestico e non, grandi quanto un chicco di riso e basati su una tecnologia passiva RFID. Come tutti noi sappiamo il microchip ha sostituito il tatuaggio per l’identificazione degli animali da affezione, che in tal modo possono essere ricondotti al loro proprietario: tale sistema è particolarmente utile in caso di smarrimento dell’animale, o di furto o ancora, di abbandono.

I Microchip sono apparecchi inerti, chiamati RFID che non contengono alcuna forma di energia interna: i componenti di base sono tre, un chip di silice (che contiene il così detto circuito integrato oltre al numero di identificazione, ai circuiti elettrici per trasmettere le informazioni al lettore), un nucleo di ferrite circondata da un filo di rame che agisce come un’antenna ed un piccolo condensatore che agisce da sintonizzatore.

Questi componenti sono racchiusi entro una capsula di vetro biocompatibile e sigillati ermeticamente per impedire l’ingresso di liquidi corporei. Il chip contiene al suo interno il numero d’identificazione, più circuiti elettronici per trasferire tale informazioni allo scanner: questo scanner agisce come lettore ottico ed è in grado di captare il numero di microchip cui l’animale è abbinato, riconoscendo dunque il suo legittimo proprietario.

Weekend con l’amico a quattro zampe: cosa portare in valigia

Pronti per un bel weekend tutti insieme? Anche il vostro amico a quattro zampe è pronto e non vede l’ora di partire insieme a voi! Ma cosa mettere nella sua valigia, per poter avere tutto l’occorrente per accudirlo? Analizziamo insieme quali sono certamente le cose che non possono proprio mancare:

– Il certificato d’iscrizione all’anagrafe regionale canina, il libretto sanitario e, se richiesti dalle autorità della località che si intende raggiungere, il certificato di buona salute, il certificato antirabbica, il passaporto europeo se dovete andare fuori dall’Italia;

Ciotole per acqua e cibo infrangibili e soprattutto facilmente lavabili. È consigliabile anche una ciotola pieghevole, specialmente per chi ha intenzione di fare delle passeggiate, che all’occorrenza può essere tolta dalla borsa e rivelarsi molto utile per dissetare il vostro amico a quattro zampe.

– Una quantità adeguata di cibo (secco o umido), tenendo presente che non sempre è facile reperire ovunque quello della marca che il proprio cane predilige (voi vorreste mangiare qualcosa che proprio non vi piace ed alla quale non siete abituati?)

Aidaa: diminuiscono gli abbandoni dei cani di razza

L’abbandono dei cani di razza, soprattutto se di taglia media e grande è un fenomeno piuttosto diffuso; a tal proposito, l’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, ha analizzato i dati degli ingressi nei canili da parte dei cani di razza per riuscire a tracciare un grafico sul numero degli abbandoni.

Secondo i dati forniti dall’Aidaa, i cani di razza presenti nei canili rappresentano il 27% dei cani ospitati; in Italia, il fenomeno degli abbandoni dei cani di razza nel 2010 ha registrato una significativa diminuzione traducibile con un 35% in meno rispetto al 2009. Questa diminuzione è dovuta sia al calo generale degli abbandoni registrato in tutto il 2010, sia alla nascita di associazioni che si occupano della riabilitazione dei cani abbandonati e al ricollocamento di quelli a rischio di abbandono, senza farli passare per i canili comunali.

A prescindere dalle cifre, i cani di razza che vengono di più abbandonati sono i Boxer, i Pitbull, i Rottweiler e i loro incroci; ad essere abbandonate sono soprattutto le cucciolate.