Flora e fauna sono molto importanti per mantenere intatti i delicati equilibri che regolano la vita sulla Terra, ma moltissime specie sono tutt’oggi a rischio estinzione senza che venga fatto molto per evitare una totale scomparsa di buona parte delle specie, soprattutto quelle rare. Esiste un impegno concreto da parte delle associazioni in difesa della biodiversità, ma solo la forza comune di istituzioni e cittadini potrà portare a risultati positivi. Purtroppo, a peggiorare questo stato di cose è arrivato anche internet, di solito veicolo di importanti informazioni, ma in questo caso mezzo di trasporto sicuro e veloce per il commercio di esemplari rari. I controlli in rete, infatti, sono meno serrati ed è più facile che il tam tam delle notizie porti acquirenti in poche ore. Dati allarmanti, a questo proposito, sono stati forniti dal Cites, Convention on International trade in endangered species che è in corso a Doga, in Qatar.
Altre Specie
Sequestrati 15 chili di farmaci a base di parti di animali
Non si finisce mai di parlare di maltrattamenti sugli animali, anche perchè quando si pensa di aver scoperto le violenze peggiori, ecco che ne spuntano delle altre, alcune davvero lontane dall’immaginazione comune. Questa volta lo sconcerto raggiunge il limite di fronte all’ultima notizia che conferma il sequestro di quindici chili di farmaci preparati a base di parti di animali. Sette farmacisti ed erboristi sono stati denunciati, a questo proposito, per aver violato la convenzione sul commercio di animali in via di estinzione.
Animali nei circhi, arrivano nuove leggi
Animali tristi dietro una gabbia di pochi metri, senza la possibilità di vivere nel loro ambiente naturale che, il più delle volte è molto lontano dal nostro Paese riguardo alle temperature e all’ambiente e costretti ad esebirsi in improbabili numeri sotto il tendone di un circo. Anche negli zoo lo spettacolo è più o meno lo stesso: creature piegate al volere umano per far divertire i visitatori, ma con gli occhi di chi rimpiange la perduta libertà. Finalmente sembra che si stia muovendo qualcosa in tema di normative e di tutela per gli animali, visto che la Commissione Cultura della Camera, ha accolto la proposta del Presidente On. Valentina Aprea e ha adottato un testo base per la legge quadro che regola gli spettacoli dal vivo.Undici proposte di legge, hanno portato ad un testo unico, d’intesa fra tutti gli schieramenti parlamentari.
Aidaa, una lista nera per chi maltratta gli animali
Chi maltratta un animale deve essere fermato non solo per il reato in se stesso, seppure estremamente grave e deprecabile, ma anche per il rischio altissimo di reiterazione, che di solito supera il 90 per cento dei casi. Coloro che, infatti, non hanno rispetto per le creature indifese, non si fermeranno di fronte ad un semplice rimprovero ma solo davanti ad una punizione esemplare. Ne è convinta l’Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente che chiede al governo di istituire una lista nera pubblica che riporti tutti i nomi di queste persone e proibisca loro di possedere in futuro un’altra bestiola di qualunque razza o tipo.
500 specie di piante e animali scomparsi dalla Gran Bretagna
In poco meno di duecento anni, sono scomparse oltre cinquecento specie tra animali e piante che arricchivano la flora e la fauna della Gran Bretagna. La colpa sarebbe, ancora un volta, dell’uomo, il quale con la sua negligenza avrebbe causato anche la totale estinzione di quattro specie, visto che vivevano praticamente soltanto in tale parte di mondo. I dati con tutti i dettagli, sono stati pubblicati dall‘Indipendent e resi noti anche nel nostro Paese dall’agenzia Apcom e riguarderebbero il più grande studio effettuato negli ultimi anni nello Stato.
Troppo freddo, gli aironi si allontanano dall’oasi Lipu di Torrile
Ottantasei esemplari di airone cenerino, sono stati costretti ad allontanarsi dall’Oasi Lipu di Torrile, in provincia di Parma, a causa dell’eccezionale nevicata e del conseguente freddo intenso che ha colpito tutta la zona. Una situazione che si verifica raramente e che costituisce un vero problema anche perchè si tratta di una delle poche zone italiane adibite al birdwatching. Gli esemplari scomparsi, fino ai giorni precedenti alla caduta della neve, avevano costruito i loro nidi nella cosiddetta “garzaia” e hanno lasciato tra i 37 e i 40 nidi. Dalla Lipu hanno fatto sapere, inoltre, che in almeno diciassette di essi si trovavano uova in fase di cova e, quindi, prossime all’apertura. Con l’abbandono della zona da parte degli aironi, però, tutto è andato perduto e i piccoli non nasceranno mai. Senza contare che le temperature troppo basse hanno portato alla morte di uno degli uccelli.
Tanzania, elefanti a rischio sterminio
Cinquemila euro al chilo per la vendita dell’avorio: un business fiorente che non da tregua agli elefanti, sempre inseguiti e uccisi dai bracconieri che vogliono in questo modo incrementare i loro affari. Una situazione sempre più critica, che rischia di portare a breve allo sterminio totale di questa specie vivente, se non si riuscirà ad intervenire bloccando tale commercio illecito. Secondo stime attendibili, sembra che se i mercati, soprattutto quelli asiatici, continueranno a richiedere grandi quantità di avorio, i pachidermi di questo angolo di mondo potrebbero estinguersi in un periodo di tempo che varia tra i sette e i quindici anni.
Al via un progetto di microchippatura per evitare l’abbandono dei conigli nani
Pensavate che solo i cani e i gatti, o al limite i pesciolini rossi, fossero gli animali domestici più diffusi in assoluto? Bene, vi sbagliavate; secondo i dati Eurispes, i conigli nani stanno entrando prepotentemente nella classifica degli animali domestici più diffusi: sono ben 1.000.000 gli esemplari presenti nelle case degli italiani, tallonati dalle tartarughe di acqua dolce, dai roditori, che sono ben 50.000, dallo stesso numero di iguane, da circa 20.000 pappagalli e da 150.000 serpenti e animali esotici.
Purtroppo, però, nemmeno i conigli sono immuni dall’abbandono da parte di proprietari irresponsabili, e proprio per ovviare a questo fenomeno l’associazione AmiCOniglio ha istituito un progetto di registrazione e identificazione degli animali abbandonati che ha dato in adozione, formando una specie di banca dati.
S.O.S. Salvataggio rospi!
Dai primi giorni del mese si è attivata una curiosa ed importante missione di alcuni volontari in decine di regioni italiane: salvare la vita ai numerosi rospi che attraversano le nostre strade e che purtroppo, restano molte, troppe volte, uccisi dalle macchine. I rospisti, come sono stati definiti, si incontrano la sera, muniti di un’attrezzatura formata da torce, giubbotti alta visibilità e secchi nei quali riporre gli animali salvati.
Perlustrano le strade principali, aiutando rospi e rane a non finire schiacciati sotto le ruote delle pesanti macchine che sfrecciano veloci e che non si riuscirebbero a rendere conto della loro presenza sulla strada. Si stima che dal 2003, anno della prima operazione salva rospi, ad oggi, siano stati 170mila gli anfibi salvati dai volontari.
Gli anfibi sopra citati si svegliano in primavera, con i primi caldi sentono l’esigenza di ricercare stagni o fossi o luoghi in cui vi è acqua per deporre le uova: ma la ricerca dello stagno non è facile, soprattutto per gli animaletti che vivono ai confini delle grandi città e che devono fare i conti con l’attraversamento delle strade, operazione rischiosissima! Per aiutare gli anfibi ignari del pericolo entrano in scena i rospisti: camminano lungo le strade, prendono i rospi, li mettono in un secchio e li portano dall’altra parte della carreggiata o nei fossi dove potranno vivere felici.
Un furetto in famiglia, siete pronti?
In passato, i furetti hanno ricevuto una buona dose di pubblicità negativa. Come con qualsiasi altro animale da compagnia, è la scarsa comprensione delle loro esigenze e del loro comportamento a causare i maggiori problemi. Tuttavia, dobbiamo ricordare che la maggioranza dei proprietari di furetti sono proprietari responsabili, e ci sono diversi luoghi comuni da sfatare su questi pets. Quello che ci si chiede spesso prima di prenderlo è se un furetto possa essere un buon animale domestico per una famiglia. Beh, dipende dal furetto e… dalla famiglia.
Con un impegno costante e cure adeguate, i furetti sono degli ottimi animali domestici per chiunque, comprese le famiglie. Questi pets hanno bisogno di esercizio fisico, di educazione e addestramento, e di tante tante attenzioni (adorano ricevere un sacco di attenzioni!) E ovviamente necessitano di cure veterinarie, tra cui le vaccinazioni. In aggiunta, le case devono essere completamente a prova di furetto. I furetti sono animali meravigliosi ma, contrariamente a quanto si è portati a credere, non sono pets che richiedono poche spese.
Italiani uniti contro i maltrattamenti sugli animali
Gli italiani, come tutti i popoli, sono diversi fra loro per gusti, modi di vivere e di essere, ma su una cosa sono praticamente tutti d’accordo: il no convinto ai maltrattamenti sugli animali. Secondo un recente sondaggio condotto dall‘Ipsos per conto della Lav, dell’Enpa, della Lipu, del wwf e di Legambiente e reso noto dall’agenzia di informazione Asca, trovano terribile il fatto che qualcuno possa fare a queste creature viventi della violenza gratuita, senza dare loro la possibilità di difendersi. Alla domanda proposta nel corso dello studio “Quali tra le seguenti affermazioni descrive maggiormente la sua visione sul rapporto fra l’uomo e gli altri animali”, infatti, il 41 per cento ha risposto che “gli animali sono in grado di provare affetto, gioia e dolore e non è mai giusto far loro nessun tipo di offesa a livello fisico”.
Il gatto selvatico, un animale da salvare
Schivo e solitario, il gatto selvatico è un felino del quale non si sa moltissimo, a parte il fatto che si trova da tempo a grave rischio di estinzione. Quella che lo fa assomigliare ai comuni gatti domestici è solo una caratteristica fisica, perchè a differenza dei suoi cugini più prossimi, non è stato “adottato” dall’uomo e non ha modificato il proprio stile di vita, per avvicinarsi alla sussistenza cittadina e lontana dagli spazi verdi. Vive fuori dai centri abitati, sa mimetizzarsi molto bene e ama cacciare di notte; tutte abitudini che non facilitano certo il compito agli studiosi di animali, che devono ancora imparare tanto sul suo comportamento in natura.
Tempi duri per l’orso Knut
L’attrazione più importante dello zoo di Berlino, la piccola star che spesso è balzata agli onori della cronaca ed è conosciuta in tutto il mondo fin dalla sua nascita, rischia la castrazione. Per il famoso orso Knut, secondo quanto dichiarano gli animalisti, questo intervento sarebbe necessario proprio per scongiurare un incrocio, che potrebbe risultare pericoloso, fra due consanguinei cresciuti entrambi in cattività. “L’amore” con Giovanna, quella che sembra essere la sua “compagna” e quindi ha tutte le carte in regola per avere dei cuccioli, porterebbe certamente ad un accoppiamento ed è necessario intervenire prima che sia troppo tardi.
Lav in piazza per difendere 40 milioni di galline
350 piazze italiane per difendere i diritti delle galline: a organizzare l’evento è la Lav, la Lega Anti vivisezione, che il 13 e 14 marzo prossimi, chiederà a istituzioni e cittadini di acquistare uova che provengano da esemplari liberi. Riconoscere la differenza è facile, visto che nella scatola si trova scritto un codice che conferma la provenienza; se vi si trova apposto il segno 3, vuol dire che le galline produttrici si trovano in allevamento. Le condizioni in cui vivono queste creature, infatti, sono al limite della sopravvivenza e soltanto con una azione comune, si potrà fare qualcosa per aiutarle.