Domenica 30 settembre si celebra la Giornata Internazionale del coniglio (International Rabbit Day), con lo scopo di promuovere la conoscenza e il benessere dei conigli, delle cavie e dei piccoli roditori. La manifestazione, che si svolgerà a Buccinasco (Milano) nel Parco Spina Azzura, è stata organizzata dall’Associazione Animali Esotici (AAE Onlus) la Società Italiana Veterinari per Animali Esotici (SIVAE), col patrocinio dell’Ufficio Diritti Animali della Provincia di Milano.
Altre Specie
Perché il furetto perde il pelo?
Perché il furetto perde pelo? Tendenzialmente perché è fisiologico, come in tutti gli animali da pelliccia (o noi umani con i capelli), in più il furetto è tra i mammiferi che hanno una muta completa almeno due volte l’anno, in primavera ed in autunno. Questo serve in natura, ad adattare il manto alla stagione in arrivo, per cui in autunno cadranno i peli leggeri e più radi per lasciare posto ad una folta protezione e viceversa. Dunque in questi casi non occorre preoccuparsi, anche se bisogna tenere sotto controllo il furetto, soggetto, attraverso la pulizia quotidiana, all’ingestione di vaste quantità di peli che arrivano a bloccare l’intestino.
Perché il coniglio sbatte le zampe?
Se il coniglio sbatte le zampe, vuol dire che qualcosa lo infastidisce. Anche i conigli infatti comunicano, l’importante è comprendere come. Ovviamente il comportamento e soprattutto il linguaggio del corpo sono determinanti in tal senso e bisogna prestare loro attenzione. Lo sbattere le zampe posteriori è effettivamente un modo per attirare l’attenzione, ma piuttosto negativo, dovuto ad un atteggiamento nervoso che va dal semplice fastidio a vera rabbia: non rari i casi in cui un coniglietto che sbatte le zampe, se toccato, arriva a mordere! In generale è anche sinonimo di paura.
Colpo di calore nei conigli
L’estate non è certamente la stagione preferita dai conigli: a causa delle elevate temperature infatti questi animali sono particolarmente soggetti al colpo di calore che sappiamo essere pericoloso anche per la vita. La temperatura perfetta per un coniglio è infatti quella che va dai 15 ai 20° C. In condizioni climatiche come quella attuale (ondata di calore= scarsa ventilazione + umidità e temperature esterne superiori ai 38°) il rischio di incappare in un colpo di calore è altissimo: loro non sudano adeguatamente, non hanno ghiandole sudoripare abbastanza sviluppate, e disperdono il calore in eccesso dalle orecchie. Già a 28°C di febbre possono andare in sofferenza estrema. Tendono a questa temperatura anche a bere di meno, favorendo il rischio di disidratazione.
Riccio africano, allevamento e prezzo
Il riccio africano è un animale esotico domestico. Come suggerisce il nome è originario dell’Africa, ma il suo allevamento si sta estendendo anche in America, in Inghilterra e in Europa, Italia compresa. Da non confondere con il riccio europeo, la cui detenzione è vietata, il riccio africano è a tutti gli effetti un animale da compagnia.
Green Hill, manifestazione contro la vivisezione a Roma
Oltre 10 mila manifestanti hanno sfilato ieri a Roma per chiedere la chiusura immediata dell’allevamento lager di Green Hill. Il corteo, che ha richiamato a sé quasi 30 pullman arrivati da tutta Italia, è stato organizzato dal movimento Occupy Green Hill e dal Coordinamento antispecista del Lazio.
Come addestrare un coniglio in 7 semplici mosse
Addestrare un coniglio? In molti si chiedono se sia possibile, altri lo sperano, alcuni sono convinti che tale animaletto non sia abbastanza intelligente per essere educato, addestrato, creare un imprinting concreto con il proprietario. Chi possiede un coniglio in realtà sa che la risposta è positiva, ma solo se il piccolo pet lo desidera! Volendo fare un paragone con i cani: il coniglio non è meno intelligente, ma sicuramente meno obbediente. Addestrarli, con i giusti incentivi è comunque possibile e semplice, in poche semplici mosse. Quali?
Vivisezione in Italia, 2637 animali torturati ogni giorno
In Italia, nel triennio 2007-2010 gli animali destinati alla vivisezione in nome della scienza sono stati complessivamente circa 2,6 milioni, e il 70% degli esperimenti sono stati condotti in Lombardia. Ogni giorno, infatti, ben 2637 animali finiscono nelle mani dei ricercatori-torturatori e di loro soltanto pochi riescono a sopravvivere.
Uccideva conigli e pulcini con i tacchi a spillo, denunciata dalla LAV
Conigli e pulcini innocenti sono stati vittime di una crudeltà davvero agghiacciante. Una donna di Milano, nonché madre di famiglia, si divertiva a schiacciare seminuda questi poveri animali sotto i suoi tacchi a spillo, per poi caricare online i video delle sue “gesta”. Una strana quanto perversa passione non poteva passare inosservata, e soprattutto impunita.
Test cosmetici animali, la campagna di Humane Society International e Lush
Il 24 aprile, in occasione della Giornata Mondiale degli animali da laboratorio, prenderà il via la più grande campagna internazionale contro i test cosmetici sugli animali: Fighting animal testing. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione animalista Humane Society International, in collaborazione con Lush Cosmetics, un’azienda che produce cosmetici fatti a base di frutta e verdura, e oli essenziali e sintetici senza componenti di origine animale.
Vivisezione, che fine faranno le scimmie della Harlan?
E’ scaduta la quarantena per i 104 macachi della Harlan, nei laboratori Corezzana, in provincia di Monza, ma le scimmie non sono ancora state liberate, nonostante le proteste degli animalisti e l’eco mediatica. Dalla multinazionale americana, infatti, tutto tace, e le promesse fatte all’On.le Brambilla dal numero uno di Harlan, David Broken, sono cadute nel vuoto.
Adottare un pulcino? Si può
Non sapete proprio cosa regalare a Pasqua per fare un regalo originale al vostro bimbo o ad una persona cara? Evitate di usate animali come oggetti e soprattutto non omaggiate qualcuno di un pulcino: non tutti sono pronti a prendersi cura di un piccolo amico, soprattutto se il pet in questione è pieno di piume ed ama scorazzare in luoghi grandi ed aperti. Ma il pulcino è anche un bel simbolo della Pasqua, e soprattutto è tenerissimo e sembra essere nato per il vostro bimbo? Allora potete adottarne uno a distanza, lasciandolo vivere nel suo ambiente.
Come evitare il cattivo odore nel furetto
Il furetto, ovvero il Mustela putorius furo (dal latino“faina ladra puzzolente”), come ci spiega il suo nome scientifico, puzza. E’ nella sua natura. Ciò non toglie che è anche un adorabile animale domestico e che la convivenza è possibile oltre il cattivo odore, basta avere alcune accortezze: occorre agire sulle cause della puzza del furetto e provvedere di conseguenza. Ecco allora pochi consigli pratici da tenere presente anche con la consapevolezza che l’odore non scomparirà del tutto, ma sicuramente diventerà molto meno pregnante:
Perché il furetto puzza?
Il furetto puzza. E’ questa l’opinione generale ed in gran parte è anche vero. Il suo nome scientifico infatti, Mustela putorius furo, significa “faina ladra puzzolente”, e fa riferimento ovviamente a questa caratteristica importante. Di fatto ogni specie animale ha il proprio odore, che può essere più o meno intenso a seconda delle situazioni e dei periodi oltre che dell’igiene. Il loro odore caratteristico deriva da alcune ghiandole cutanee, diffuse su tutto il corpo e particolarmente concentrate sul viso, che vengono sollecitate essenzialmente dagli ormoni. Ma cerchiamo di rispondere ai dubbi più comuni al riguardo.