I nostri gatti sono obesi. E questo, anche se forse ai nostri occhi li rende più belli, non è per loro di certo un bene! I chili di troppo fanno male alla salute, dell’uomo e di tutti gli altri animali, mici compresi. E anche in questo caso un ruolo determinante è giocato dal cibo che mangiano, oltre che dalla sedentarietà. Un consiglio prezioso però ci arriva da una ricerca scientifica appena pubblicata sul Journal of Animal Physiology and Animal Nutrition e realizzata presso il centro Whaltham for Pet Nutrition in collaborazione con l’Università di Aberdeen (Gb):
Alimentazione Gatti
Alimentazione del gatto: ecco i principali errori da evitare
L’alimentazione del gatto è un argomento controverso e delicato: ogni animale è abituato ad un determinato regime alimentare, seguito o meno dal proprio veterinario di fiducia. Non improvvisatevi mai nutrizionisti, ed in caso di dubbio chiedete sempre conferma al vostro veterinario: in ogni caso è possibile, con accortezza e buon senso, evitare alcuni errori che si possono verificare nell’alimentazione dei nostri piccoli amici a quattro zampe.
Innanzitutto evitate di somministrare degli integratori vitaminici senza il controllo veterinario, lo stesso dicasi per i sali minerali: se l’animale è già nutrito in modo corretto e con tutti gli apporti vitaminici necesari, un accumulo potrebbe portare a serie conseguenze (patologie da accumulo o patologie urinarie nel caso dei sali minerali).
In secondo luogo evitate di somministrare avanzi e ritagli del grasso della carne: questi possono infatti provocare pancreatiti ed in generale portare un accumulo di grasso nel vostro amico a quattro zampe. Meglio fornirgli la sua pappa quotidiana, avendo cura di rispettare, per quanto possibile, sempre il medesimo orario. Anche cibi esclusivamente composti da fegato o reni sono nocivi, in quanto trattasi di alimenti poveri di calcio e ricchi, al contrario di fosforo e vitamina A.
Cosa fare se il gatto trascina il cibo fuori dalla ciotola
La ciotola del vostro gatto, che si tratti di un comune banale recipiente oppure di un contenitore all’ultima moda, griffato e dal design accattivante, non è appetibile quanto il pavimento per il vostro amico a quattro zampe che, quando si avvicina l’ora della pappa, trascina puntualmente il cibo fuori e solo a quel punto lo addenta.
Cosa fare per evitare che il gatto reiteri questo comportamento sporcandoci continuamente casa? Per cominciare bisogna capire perché il micio agisce così.
Gli esperti del comportamento dei gatti elencano tre possibili ragioni, tra le più comuni.
Alimentazione gatti, antiossidanti importanti anche per la salute del micio
Gli antiossidanti sono al centro della letteratura scientifica da anni ormai, tanto che non passa giorno senza che si scoprano nuovi benefici per l’organismo umano, dalla prevenzione dei fattori di rischio del cancro al rallentamento dell’invecchiamento cellulare alla difesa contro le malattie cardiovascolari. Frutta e verdura ne sono ricchi ed è anche per questo che in una dieta sana e salutare questi cibi non mancano mai.
E per quanto riguarda gli animali domestici? Gli antiossidanti sono importanti anche per la salute dei nostri piccoli grandi amici pelosi? Certo che sì.
A rispondere sono i veterinari di Petplace, spiegando che i danni causati dai radicali liberi al gatto possono essere ridotti proprio da un apporto adeguato di questi nutrienti.
L’ossigeno dà la vita all’animale domestico, ma può anche comportarsi in modo aggressivo: l’ossigeno in eccesso, i radicali liberi, può rappresentare un problema per le cellule e provocare danni, alterando la struttura delle membrane cellulari.
Ricette di Halloween, biscotti per gatti
Halloween si avvicina e ormai da qualche anno anche in Italia si festeggia questa ricorrenza, sempre più sulla strada dell’ingresso definitivo nelle nostre tradizioni. Cogliamo l’occasione per ricordarvi di tutelare i gatti neri dagli incidenti, riti e uccisioni ingiustificate di cui sono vittime per via della superstizione.
Parlando di temi più piacevoli, vediamo una ricetta di facile preparazione per i nostri amici a quattro zampe. I dolci di Halloween sono assolutamente off limits per i nostri a-mici. I lecca lecca, le caramelle gommose o i bastoncini di liquirizia potrebbero rimanere bloccati nella gola del gatto e provocarne il soffocamento così come, se ingeriti, causare un’ostruzione. Tenete dunque fuori dalla sua portata i dolcetti di Halloween per non incorrere in spiacevoli sorprese. Piuttosto preparate dei biscottini solo per lui, salutari e gustosi. Ecco una ricetta semplice semplice per soddisfare il palato del nostro micio ad Halloween.
Cibo per gatti, come leggere le etichette
Imparare a leggere correttamente le etichette permette di conoscere una grande quantità di informazioni sul cibo dei nostri gatti, e magari consente anche di riuscire a confrontare autonomamente, senza farci influenzare dalle pubblicità, i diversi tipi di alimenti scegliendo quello più adatto alle esigenze del nostro animale domestico.
Come per le etichette degli alimenti destinati al nostro consumo, le etichette degli alimenti per animali domestici sono strettamente regolate da norme specifiche e devono seguire linee guida rigorose. In genere sono divise in due sezioni distinte: quella principale che descrive il prodotto e quella con le informazioni dettagliate sui principi nutritivi e le sostanze contenute.
Etichetta principale con il nome della marca del prodotto.
Nella prima etichetta troviamo il nome della marca del prodotto così come quello del cibo specifico o la formula contenuta e dunque il tipo di carne, la ricetta (verdure e fegato, pollo ecc) e spesso la fascia d’età alla quale è destinato: in crescita, anziani, adulti, gatti sterilizzati, gatti di casa, gatti con disturbi renali. Inoltre viene indicato il peso del prodotto.
Cibi naturali per animali domestici
Il mercato del cibo per animali comprende una vasta gamma di scelte sia per i cani che per i gatti. Gli alimenti per i nostri amici a quattro zampe sono disponibili in una varietà di sapori, e molti hanno formule speciali per evitare problemi articolari, palle di pelo, e alito cattivo. Alcuni possono anche aiutare il nostro animale domestico a perdere peso.
Negli ultimi anni molti proprietari di pets hanno deciso di passare ad una dieta fatta di cibi naturali e biologici e così anche gli alimenti naturali per animali domestici sono in crescente aumento. Ma che cosa si intende con “naturale”? Nell’uso più comune della parola, un alimento “naturale” non contiene coloranti artificiali, aromi o altri additivi. “Naturale” è a volte confuso con “organico”, che si riferisce spesso al cibo che viene coltivato senza pesticidi o erbicidi. Molte tra le principali marche di cibo per animali contengono coloranti, aromi, leganti o conservanti che sono sintetici e non derivati da fonti naturali.
I coloranti e gli aromi sono spesso meno costosi di quelli naturali, e possono avere un colore ed un sapore più forti.
I leganti e i conservanti rendono il cibo più facile da produrre e mantenere. Queste sostanze vengono aggiunte agli alimenti poco costosi per garantire un aspetto piacevole e un sapore appetibile per gli animali domestici. Gli alimenti naturali per animali domestici non utilizzano ingredienti sintetici. Usano coloranti di origine vegetale e conservanti naturali come la vitamina C.
Gatti a tavola, questione di… gusto!
I gatti sono commensali molto esigenti. Abbiamo già parlato dei motivi che portano il cane ad essere schizzinoso davanti alla ciotola, ora vediamo cosa fare quando capita ai nostri amici gatti. Un gatto può apprezzare un cibo per molti anni, per poi ritrovarsi, un giorno, di punto in bianco, a storcere il muso.
Come per il cane, bisogna innanzitutto escludere che non ci sia alcuna ragione medica che giustifichi un simile comportamento e quindi uno o più tra questi sintomi: perdita di peso, vomito, diarrea, associati alla mancanza di appetito. In tal caso è opportuno ricorrere al veterinario. Risolvendo la malattia o la causa scatenante anche l’appetito tornerà regolare.
Se invece il motivo è da ricercarsi nella testolina permalosa dei nostri mici, provate a verificare che il cibo soddisfi uno o più dei seguenti requisiti e per esclusione capirete qual è il problema specifico che allontana il vostro amico a quattro zampe dalla ciotola.
La parola d’ordine da ricordare è appetibilità, usata per descrivere il sapore, l’aroma e la consistenza di un alimento. Il gusto e l’olfatto sono molto importanti per un gatto, così come lo sono la forma e la consistenza, spesso sottovalutati.
In prossimità di un alimento, la prima cosa che fa un gatto è odorarlo. Se passa il test farà un tentativo per assaggiarlo. A quel punto saranno la forma e la consistenza a determinare se il gatto continuerà a mangiare il cibo. Il modo in cui si scioglie in bocca, la dimensione ed il contenuto di umidità sono tutte proprietà da prendere in considerazione.
Gli studi dimostrano che i gatti preferiscono variare spesso, sia nella forma che nel gusto.
L’umidità, il contenuto di grassi, gli additivi a base di carne, le proteine e l’acidità sono tutte cose che determinano l’appetibilità. Le aziende alimentari per animali prendono in considerazione tutti questi fattori nel formulare alimenti per gatti.
Il cibo giusto per il nostro gatto
Cibo umido o cibo secco per il gatto? Questo è il problema. Ne abbiamo già parlato, ma è un argomento su cui vale la pena tornare. Dopo aver portato a casa il nostro micio, una delle prime decisioni da prendere, probabilmente anche la più importante, riguarda proprio la nutrizione: quanto spesso deve mangiare, in che quantità e soprattutto quali marche di cibo vanno bene e quale tipo, croccantini o scatolette?
Una volta che avrete deciso la marca di cibo per nutrire il vostro gatto (chiedete al veterinario, vi indicherà le migliori per rapporto qualità/prezzo), decidere tra il cibo in scatola e gli alimenti secchi può essere difficile. Il veterinario mi sconsigliò di dargli troppo spesso cibo umido perché, a suo dire, avrebbe aumentato la forfora. Da allora, una volta a settimana i miei gatti ricevono una scatoletta a testa in premio.
Le scatolette di cibo biologico per animali
Non so se avete presente quei grandi cartelloni pubblicitari che rappresentano uomini e donne nudi con il viso di cani e gatti. Quella che ha prima vista poteva sembrare una provocazione, o, come avevo pensato io, una campagna contro gli abbandoni estivi degli animali, è in realtà la pubblicità di un’azienda che produce cibo biologico per animali.
Andiamo con ordine. L’idea di creare il cibo biologico per animali viene da Piergiovanni Capellino, secondo il quale:
Cani e gatti sono come noi, il piacere gastronomico li fa star bene, li appaga e li rende felici.
Forte di ciò Capellino ha fondato nel 2000 l’azienda Almo Nature, la prima a produrre scatolette di cibo biologico per animali, inserendo lo human grade, ovvero ingredietti adatti anche al consumo umano, anziché frattaglie o altri ingredienti poco salutari per i nostri animali.
Cura della pelle nel gatto
La pelle è fondamentale per i gatti come lo é per noi umani: lo strato epidermico protegge il corpo da lesioni e infezioni, aiuta a controllare la temperatura corporea, isola dagli sbalzi di temperatura, e funge da serbatoio di sostanze nutritive importanti.
Si rivela essenziale dunque mantenere la cute dei nostri amici a quattro zampe in buona salute.
Ma qual è il modo migliore per proteggere dalle malattie la pelle del nostro gatto?
Stando al parere dei veterinari, uno dei modi migliori per farlo è attraverso l’aggiunta alla dieta del gatto di acidi grassi omega-3 e acidi grassi Omega-6.
Come tenere a bada il peso degli animali domestici
Attenzione alla linea degli animali domestici: porzioni di cibo troppo grandi, poco movimento e qualche snack fuori pasto possono provocare problemi di obesità ai nostri amici a quattro zampe. I medici veterinari dell’Anmvi, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, hanno stilato un decalogo con le dieci regole per non far ingrassare troppo cani e gatti; vediamole insieme:
Per prima cosa tenete presente che il fabbisogno calorico giornaliero dipende dal tipo di vita che conduce l’animale, come del resto la sua età: un conto è il fabbisogno di un cucciolo, un’altra quello di un anziano; inoltre ricordate che un animale non va umanizzato: la sua alimentazione non può essere come la nostra, e i pasti devono essere offerti a orari fissi. Controllate il suo peso almeno una volta al mese, palpando il cane; anche le passeggiate e l’attività fisica sono alla base della salute del cane, e non sono di quella fisica.
Non date mai ossa al vostro cane, perché potrebbero bucargli lo stomaco e l’intestino, se volete fargli allenare i denti fornitegli del pane secco. Anche l’acqua è importante nella dieta del vostro animale: per rendervi conto di quanto beve versategli l’acqua da una bottiglia, in modo da capire la quantità.
Il cibo per gatti diventa ecologico
Dopo il clamore suscitato dalle dichiarazioni di alcuni esperti americani sul fatto che, a causa del sistema di produzione del cibo, un cane in famiglia inquinerebbe più di un SUV, è stato creato il Brick Pack, una confezione eco-compatibile per il cibo per gatti: insomma un ottimo compromesso tra ambiente e salute degli animali.
L’idea è stata del gruppo francese Royal Canin, specializzato nella produzione di alimenti per cani e gatti, che a fronte di tutte le polemiche relative all’inquinamento che producono le confezioni di cibi per animali ha ideato una soluzione rispettosa dell’ambienta.
Prendersi cura di un gattino rimasto orfano
Che si tratti di un gatto randagio salvato dalla strada, piuttosto che del micio della vostra gatta scomparsa, prendersi cura di un gattino rimasto orfano non sempre è facile. Più sono poche le settimane di vita e più arduo si fa il compito. In alcuni casi, può anche capitare che la madre non sia morta ma che abbia sviluppato complicazioni, malattie o debilitazione, o ancora ghiandole mammarie infette, o insufficienza negli eccipienti nutritivi del latte materno. In ogni caso, se il micio è troppo piccolo per alimentarsi da solo dovremmo provvedere noi alla sua nutrizione e allo svezzamento.
Se avete un’altra gatta fertile, non dovrebbe essere difficile farle adottare il micio rimasto orfano. A me è addirittura capitato che una cucciolata venisse allattata da ben due mamme-gatto che si alternavano, di cui una aveva perso i suoi cuccioli e dirottato il suo amore materno verso quelli altrui. Se invece non avete altre gatte a disposisione, non vi resta che provvedere voi stessi, avvalendovi del consulto del veterinario, sugli orari di somministrazione del latte, le modalità e le quantità, tutto rapportato all’età del micio, alla sua costituzione fisica e alla situazione clinica.