I gatti, proprio come noi, possono andare incontro alla cataratta, che consiste in un’opacizzazione del cristallino dell’occhio. Le cause possono essere diverse, da quelle ereditarie a quelle alimentari, anche se in genere, questa patologia si verifica con una certa frequenza nei felini anziani o diabetici. Con una diagnosi tempestiva è possibile alleviare questo disturbo ed evitare la cecità.
Cataratta nel gatto: cause
La cataratta nel gatto è meno frequente rispetto al cane, ma le cause restano comunque le stesse. Possono avere, infatti, una base ereditaria, ma essere anche il frutto di un trauma oculare, del diabete, di una degenerazione retinica o dell’uveite cronica.
Cataratta nel gatto: sintomi
- Colorazione blu o grigiastra all’interno degli occhi
- Infiammazione intraoculare (occhi rossi, dolenti e chiusi)
- Occhi meno brillanti del solito
- Incapacità di evitare gli ostacoli fissi
- Riluttanza a salire o scendere le scale
- Difficoltà nel ritrovare gli oggetti a lui familiari
Cataratta nel gatto: cura
Diagnosticare la cataratta del gatto non è così semplice come può sembrare e il parere del medico veterinario è senza dubbio imprescindibile, anche perché solo l’attenta valutazione della stessa consente di definire l’entità del deficit visivo e di conseguenza di suggerire la cura o l’eventuale terapia chirurgica.
In genere, la cataratta diabetica è quella che maggiormente si presta alla cura medica, cioè quella fondata sull’uso di farmaci (antinfiammatori non steroidei) e prodotti naturali (integratori nutrizionali a base di selenio, antiossidanti a base di vitamine E o zinco citrato) finalizzati a rallentare l’evoluzione delle forme iniziali di opacità.
Con la chirurgia, invece, si mira ad eliminare l’opacità e a ripristinare una buona capacità visiva grazia all’impianto di un cristallino artificiale. Va detto però che non tutti i gatti possono beneficiarne ed è necessario prima effettuare una visita specialistica e vari test sulla retina per verificarne l’integrità anatomica e funzionale.
Se il micio non dovesse risultare idoneo all’operazione chirurgica, non c’è da temere, il nostro amico a 4 zampe se la caverà benissimo anche così, e poco alla volta riuscirà ad adattarsi a questa nuova condizione.
Via| CVS; Photo Credits|ThinkStock