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Cardiomiopatia dilatativa (cuore ingrossato) nel gatto

Anche i gatti possono soffrire di cardiomiopatia dilatativa come i cani e gli esseri umani. Si tratta di una malattia che colpisce il cuore (soprattutto a livello ventricolare), mostrandosi come ingrossato, di aumentate dimensioni e caratterizzato con una ridotta capacità di contrazione. Ciò comporta un sovraccarico di lavoro per il muscolo cardiaco e alla lunga ad una insufficienza cardiaca congestizia.

cuore ingrossato gatto


Cause

Prima degli anni ’90 era la malattia cardiaca più frequente nei gatti. Poi l’introduzione di integratori di taurina nel cibo per gatti domestici da parte dei maggiori produttori, ha reso la cardiomiopatia dilatativa estremamente rara nei mici. Il tutto sembra quindi confermare l’ipotesi scientifica che tra le cause (ancora non troppo chiare) di tale condizione, vi sia una carenza di siffatto amminoacido.
In alcune famiglie di gatti è stata identificata una predisposizione genetica. Il Burmese, l’abissino ed il siamese sono le razze colpite più di frequente da questa malattia che in genere si manifesta a partire dai 2 anni ed in genere fino ai 20, anche se l’età media di insorgenza nei gatti è di 10 anni.

Sintomi

I gatti che soffrono di una riduzione del flusso sanguigno cardiaco a causa di tale cardiomiopatia mostreranno un insolito senso di depressione, inappetenza, debolezza, letargia, tosse, respiro affannato. La condizione può essere correlata all’insorgenza di tromboembolismo, pericolosissimo, che può manifestarsi anche improvvisamente con dolore e parziale paralisi; battiti cardiaci anomali, ipotermia, suoni polmonari anomali possono rappresentare gli ulteriori sintomi. Nella fase iniziale la malattia è asintomatica per cui i controlli di routine sono particolarmente importanti anche per verificare la funzionalità del cuore.

 

Diagnosi

Oltre a un esame fisico del cuore, che potrebbe mostrare i sintomi sopra descritti, per avere la diagnosi certa di cuore ingrossato da cardiomiopatia dilatativa nel gatto occorre fare altri test, anche per escludere ulteriori patologie che potrebbero arrecare i medesimi disturbi. Quali? Di sicuro Un elettrocardiogramma (ECG), Raggi X del torace, ecocardio. Si tratta di analisi atte a verificare l’effettiva presenza di cuore ingrossato e la capacità del muscolo ventricolare di contrarsi.

 

Quali cure?

Il trattamento per la DCM varia con le condizioni generali di salute del gatto: la cura può comunque includere farmaci per il controllo delle anomalie del ritmo cardiaco, per prevenire l’insufficienza renale, per la pressione sanguigna , e anticoagulanti per evitare la formazione di coaguli di sangue.
Cure ospedaliere per l’insufficienza cardiaca congestizia solitamente includono anche l’ossigeno supplementare, diuretici, nitroglicerina per migliorare la circolazione del sangue, dobutamina a bassi dosaggi per stimolare la contrattilità del cuore. Altri farmaci, come gli anticoagulanti (fluidificanti del sangue) e i beta-bloccanti per il controllo del ritmo cardiaco possono anche essere necessari, ma il loro impiego dipende dai problemi specifici che sono secondari alla malattia. I gatti affetti da DCM di solito soffrono di anoressia e quindi necessitano anche di un piano nutrizionale speciale e preciso. I follow -up saranno particolarmente importanti per verificare se le condizioni generali di salute migliorano e se la terapia iniziata si dimostra efficace.
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Fonte: Pet Md

Foto: Thinkstock

 

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