Con la bella stagione tornano le passeggiate nei parchi con i nostri amici a quattro zampe e le giornate all’aperto, e purtroppo tornano anche le zanzare, vettori di una delle malattie piu’ temute da cani e gatti: la filariosi. Dei piccoli accorgimento possono tuttavia salvare i nostri amici a quattro zampe e consentirci di godere in tutta tranquillità delle prime giornate di sole. Il professor Claudio Genchi, ordinario di Malattie parassitarie, Facolta’ di Medicina Veterinaria, Universita’ degli Studi di Milano, spiega:
La prevenzione della filariosi non si basa sull’impiego di vaccini, come di norma avviene nel caso di malattie infettive, ma sull’utilizzo di farmaci efficaci contro le forme giovanili del parassita trasmesse dalle zanzare. La somministrazione del farmaco è diretta a uccidere le larve trasmesse nei trenta-quaranta giorni antecedenti il trattamento e che non hanno ancora iniziato la migrazione dal punto dove sono state depositate dal vettore infetto verso il polmone e il cuore.
Si tratta quindi di un trattamento retroattivo, da ripetere ogni 30 giorni per tutta la durata del periodo a rischio di trasmissione, in modo da inibire lo sviluppo ad adulto delle larve.
Sono due le filariosi pericolose per il cane, trasmesse dalle zanzare: la filariosi cardiopolmonare e la filariosi sottocutanea. L’arrivo della zanzara tigre (Aedes alpopictus) aumento il rischio che i cani e gatti siamo contagiati: il rischio di trasmissione delle Filariosi è aumentato quindi non solo nelle ore diurne ma anche notturne. Dobbiamo insomma stare attenti 24 ore su 24.
In seguito all’innalzamento delle temperature, si accorciano i tempi di trasmissione della malattia, con conseguente aumento del numero dei cicli di trasmissione. Si espande l’area della malattia: dalla tradizionale localizzazione in Pianura Padana e in Toscana, la filariosi cardiopolmonare si e’ estesa a nord e sud mentre la filariosi sottocutanea e’ presente nelle stesse aree, al Centro Sud e nelle isole.
Fonte www.agi.it
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