I cani vedono al buio? Questa è una domanda che ci poniamo molto spesso abituati alla conoscenza che abbiamo del fatto che lo sappiano fare i felini. Cerchiamo di capire di più della vista del migliore amico dell’uomo.
Scopriamo perché i cani vedono al buio
Una delle cose che sappiamo e che questi animali posseggono una vista simile a quella di una persona daltonica e che sebbene in maniera differente riescano a vedere i colori.
Qualcosa che è stato man mano scoperto con ricerche condotte ma che non ci aiuta a capire se i cani vedono al buio. Sappiamo che questo animale domestico è in grado di muoversi e orientarsi di notte grazie all’asfalto ma la domanda rimane sempre la stessa: i cani vedono al buio?
La risposta è sì. Ma come fanno? In pratica il migliore amico dell’uomo è in grado di distinguere movimenti e oggetti in penombra molto di più di quello che noi umani siamo in grado di fare punto qualcosa che è dovuto alla struttura dei suoi occhi.
Dobbiamo infatti sapere che la sua retina, parimenti alla nostra, è formata da fotorecettori come bastoncelli e coni che danno modo di distinguere sia le sfumature di colore dettagli che gli oggetti che si muovono e stanno fermi di notte.
Noi siamo in grado di vedere discretamente in penombra perché abbiamo più bastoncelli che coni: la retina dei cani è composta quasi del tutto da questo tipo di fotorecettori. E questo ha ragione per la quale i cani vedono al buio.
La struttura degli occhi li aiuta
I cani vedono al buio anche perché sono dotati di tapetum lucidum, una particolare membrana che si trova nella parte posteriore dell’occhio che funziona come uno specchio.
Avete presente quando gli occhi dei vostri cani sembrano brillare di luce propria? È proprio quella parte lì. Riflettendo anche la scarsa illuminazione questa porzione di occhio consente di amplificare la luce a disposizione della retina del cane. E di conseguenza dargli modo di vedere meglio al buio.
I cani vedono al buio anche perché posseggono una soglia di fusione dello sfarfallio più alta rispetto a quello degli umani che porta gli animali ad avere una maggiore capacità di vedere la luce tremolante. E quindi di rilevare anche movimenti più leggeri in condizioni di maggiore oscurità.
Senza contare poi che, se pensiamo alle origini del cane come animale virgola non dobbiamo dimenticare che parliamo sempre di un animale che da selvatico era crepuscolare e quindi abituato a muoversi in condizioni di scarsa luce.