Finalmente una buona notizia per i nostri amici a quattro zampe: è ufficialmente entrata in vigore la normativa che vieta il taglio di orecchie e coda ai cani, contenuta nella Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata nel nostro paese dalla legge nazionale n. 210. Il divieto di interventi chirurgici non necessari è assoluto: stop agli interventi estetici e para-funzionali che menomavano per sempre molti cani di razza e costituivano dei veri e propri maltrattamenti.
La Convenzione europea prevedeva deroghe specifiche che andavano richieste, da ogni singole paese, e previste per legge: l’Italia fortunatamente non ha adottato alcun provvedimento legislativo, ragion per cui nel nostro paese dal 2 novembre scorso è ufficialmente vietato qualsiasi intervento estetico. Gli eventuali trasgressori incorreranno nel reato di maltrattamento di animali, previsto e punito dall’articolo 544-ter del Codice penale con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
Le lobby di allevatori ed espositori, che invece richiedevano a gran voce la liberalizzazione degli interventi estetici, è stata in tal modo zittita, dopo aspro dibattito politico. La lotta animalista in favore degli animali però non è finita: nonostante il divieto europeo, il ministro Fazio ha comunque diramato una circolare interpretativa, secondo la quale fermo restando il divieto assoluto di praticare interventi chirurgici a scopo estetico sugli animali da compagnia, sussiste tuttavia la possibilità di eseguire, in via eccezionale, interventi chirurgici non curativi ritenuti necessari sia per ragioni di medicina veterinaria nell’interesse dell’animale, beninteso qualora tali ragioni siano state rilevate dal medico veterinario che se ne assume la responsabilità.
Insomma la bagarre a suon di circolari e leggi pare ancora attiva, staremo a vedere con il trascorrere del tempo cosa accadrà definitivamente: per ora rallegriamoci per i nostri amici a quattro zampe, che finalmente potranno scondizolare e muovere le orecchie felici. E liberi.
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