Leggendo l’articolo non fatevi venire la malsana idea di trasformare il vostro Fido in un Dirac o Gauss a quattro zampe, tenete ben salda la vostra mente sul concetto che la prima cosa da insegnare per il trucco dell’addizione è l’abbaio a comando. E’ come mandare un bambino di 7 anni con il nostro suv a ritirare una S&W Revolver Hand Ejector II con il tamburo pieno di proiettili, la strage è assicurata.
Detto tra noi trasformare il cane in uno spettacolo circense non è nemmeno una cosa molto elegante, ma se questo non vi bastasse insieme all’esempio sopra riportato immaginate il cane che, ad ogni minimo movimento del vostro braccio, emette un abbaio, capite che solo pochi lo possono fare. Abbiamo svelato il trucco, quindi abbiamo in mano la verità? Forse, secondo un team di ricercatori canadesi della Columbia University di Vancouver guidati da Stanley Coren, noto studioso del rapporto canide-ominide, ha formulato le seguenti conclusioni:
L’intelligenza dei cani è paragonabile a quella dei bambini. Il team ha scelto dei cani ritenuti particolarmente dotati di materia grigia, capaci quindi di riconoscere 250 tra parole, gesti e segni, e li ha messi davanti a test matematici di pari livello a quelli a cui vengono sottoposti dei bambini di 2 anni per capirne il linguaggio e il senso matematico.
Il risultato smentisce quello che avete letto fin’ora, i cani arrivano a contare fino a cinque, non nel metodo sopra descritto ma nel loro linguaggio di gioco.
L’educazione aiuta, secondo Coren tutti gli animali che ricevono un insegnamento dall’uomo aumentano le loro potenzialità, non tanto perché ci mette lo zampino l’essere umano ma perché li sottovalutiamo, dimenticando che la relazione uomo-cane esiste da secoli e va tirata fuori da ogni soggetto. Nello studio sono risultati particolarmente attivie mentalmente razze come il Borde Collie, i cani da caccia e i Retriver, aggiungo io di non sottovalutare nessun cane, specialmente i fantasia.