Vivere in un condominio e voler possedere un cane spesso passa per la capacità che si ha di riconoscere ed adottare il cane giusto. Chiediamoci quindi: quali sono le razze di cani da appartamento di taglia piccola da privilegiare?
Chihuahua e carlino per una casa piena di vita
Non bisogna infatti dare per scontato che per ciò che concerne un cane piccolo è sinonimo di gestibile: talvolta si rivela l’esatto opposto. E’ importante infatti verificare caratteri ed esigenze degli animali che si intendono adottare, in modo tale da comprendere se si è adatti ad affrontare un simile compito.
Tra le prime razze piccole di cane adatte a vivere in un appartamento c’è il chihuahua. Parliamo di un razza molto antica: essa discende infatti dai Techichi, cane allevato dai Toltechi, popolazione antenata degli Aztechi, presenti nel Messico centrale. Questi animali domestici hanno raggiunto l’Europa solo in seguito al secondo conflitto mondiale, ma la loro fama e diffusione è cresciuta esponenzialmente. Il chihuahua pesa di media tra il chilo e i due chili e per la sua piccola stazza è perfetto per le metrature più ristrette. Attenzione però: non bisogna sottovalutarne la territorialità e l’attaccamento al padrone che talvolta potrebbero causare qualche piccolo disguido.
Anche il carlino è un cane d’appartamento molto interessante: la sua notorietà come animale domestico crebbe dalla fine del XVI secolo grazie alla sua presenza nelle corti di tutta Europa. Il più noto è senza dubbio Fortuné, appartenente a Giuseppina Bonaparte, salito agli onori delle cronache perché impediva all’imperatore dei francesi Napoleone di entrare nelle sue stanze. Generalmente si tratta di una razza molto socievole che non ama abbaiare troppo. Ha un buon rapporto con i bambini ma sopporta male lo stress. E’ importante tenere sotto controllo le sue esigenze mediche.
Bulldog Francese, coccole e vivacità
Il bulldog francese è un’altra di quelle razze di cani di piccola taglia particolarmente adatto alla vita di appartamento. Le sue origini non sono chiare e la loro notorietà è relativamente recente visto che risale alla fine del Milleottocento: di certo si tratta di una tipologia di cane che è stata particolarmente amata a Parigi nel corso della Belle Epoque.
Calmo e coccoloso con il padrone e la sua famiglia, è un cane molto educato e capace di mantenere la calma in ogni occasione. A differenza del carlino, molto spesso sente la necessità di colloquiare “ad alta voce” con il suo essere umano. E’ importante verificare con il bulldog francese di avere una casa messa in sicurezza: spesso e volentieri il suo entusiasmo nei confronti del padrone tende a metterlo nei guai.