Nuovo all’allarme lanciato dall’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, e questa volta riguarda ben tre milioni di cani che entro la fine del 2011 potrebbero essere giustiziati all’interno di alcuni paesi europei.
Nella sola Romania circa 2 milioni di cani randagi malati potrebbero essere uccisi tramite iniezione letale: se il Parlamento romeno approverà la nuova legge, questo è il numero dei cani che verranno uccisi. Senza arrivare in Romania, c’è anche la vicina Spagna che pratica l’uccisione sistematica dei cani nelle Perreras; poi ci sono le situazioni meno note ma non per questo meno crudeli che avvengono in altri Stati Europei, nei quali i cani vengono usati per la caccia agli squali o per altre barbare pratiche.
Ai cani uccisi, per così dire “legalmente”, si aggiungono le centinaia di migliaia di cani da caccia ammazzati dagli stessi cacciatori; se sono noti gli oltre 80.000 levrieri spagnoli uccisi ogni anno, non devono essere dimenticati nemmeno i 5.000 cani da caccia che muoiono in Italia ogni anno, sia perché vittime del “fuoco amico” sia perché non sono più in grado di svolgere il loro “compito”.
Questi sono numeri che fanno assumere, a tutti gli effetti, l’aspetto di un’ecatombe: basti pensare che in Europa i cani randagi sono stimati tra i 6 e gli 8 milioni di esemplari. Spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Aidaa:
Una vera e propria strage dei cani quella che si prospetta in Europa se dovesse passare la legge del parlamento romeno. è fondamentale fermare questa strage, noi torniamo a proporre una moratoria della pena di morte per i cani e l’introduzione obbligatoria della sterilizzazione come unico mezzo per il controllo demografico del randagismo canino.
Sempre Lorenzo Croce informa che nei prossimi giorni sarà presentato all’Unione Europea un documento nel quale sarà chiesto alle diverse Nazioni di sottoscrivere una
nuova carta dei diritti degli animali che preveda il divieto totale della pena di morte per i cani.
Per sostenere l’Aidaa in questa sua iniziativa, è stato aperto un gruppo su Facebook che si chiama “No pena di morte – Nuovi diritti per gli animali in Europa”.
fermare il massacro