L’Italia non è un Paese per cani… a dirla tutta nemmeno per i giovani e gli anziani… Finito sotto la lente di Legambiente, infatti, il nostro Belpaese si dimostra indolente e poco attento alla tutela e alla gestione degli animali. A rivelarlo il Rapporto Animali in Città.
Dura la vita in città per gli amici a 4 zampe. Secondo l’indagine condotta da Legambiente, infatti, per quanto L’Italia ami gli animali, è ancora molto indietro nell’effettiva tutela e nei servizi offerti ai cittadini e ai loro pelosi. Al di fuori dei casi isolati delle regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, dove i Comuni hanno l’obbligo di conoscere i registri dell’anagrafe canina, le amministrazioni spesso non hanno idea di quanti e quali cani siano stati registrati… eppure l’anagrafe canina è uno strumento indispensabile per fronteggiare il randagismo.
Anche sul fronte dei servizi, purtroppo il nostro Paese lascia a desiderare: mancano sufficienti spazi aperti dove portare quotidianamente a spasso i propri amici a 4 zampe e ci sono ancora troppe restrizioni nei locali aperti al pubblico. Senza dimenticare i divieti e le sanzioni previste per l’uso di esche e bocconi avvelenati, che vengono applicate in meno di 1 città su 2. Come dichiara Antonino Morabito, responsabile nazionale Fauna e Benessere animale:
Il quadro che emerge dal Rapporto Animali in Città mostra tutta l’urgenza, anche economica, di un totale cambio di strategia tra i diversi attori responsabili: Amministrazioni comunali, Regioni e Governo. Una città pet-friendly non è un sogno impossibile da realizzare, ma è fondamentale che le Istituzioni diano assoluta priorità ad anagrafe e sterilizzazione mettendo in campo soluzioni innovative ed economicamente vantaggiose per cittadini, al fine di “chiudere quei rubinetti” oggi totalmente aperti che ininterrottamente alimentano le vie del randagismo di cani e gatti, con tutti i problemi e le sofferenze che porta con sé. Nel contempo non è possibile trascurare oltre l’attivazione di efficaci e regolari controlli e sanzioni per il funzionamento delle regole di civile convivenza in città.
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