Gli animali domestici possono essere pignorati proprio come accade per immobili ed oggetti? Pare di si, per lo meno secondo il legislatore italiano, che mostra una scarsissima sensibilità nell’applicare alla lettera una norma, che parifica gli animali ad oggetti inanimati. Il problema è tornato alla ribalta proprio in questi giorni, tanto da essere stata fatta una vera e propria petizione online per cambiare la normativa in merito, o comunque chiedere al Governo un cambio di rotta.
La petizione #giulezampe è stata lanciata proprio per chiedere al Governo, ed in particolar modo al Presidente Matteo Renzi in prima persona, di non considerare più gli animali domestici come oggetti, affinchè non siano più pignorabili e per garantire loro anche una maggiore tutela. Per sostenere la campagna, sarà anche possibile pubblicare una foto in compagnia del proprio pet sui principali sociale network come Twitter, Facebook e Instagram, ovviamente inserendo l’hashtag #giulezampe.
A lanciare questa petizione è stata la presentatrice tv Tessa Gelisio, che ha così commentato online il progetto:
Gli animali domestici sono veri e propri membri della famiglia. Le loro esigenze e l’affetto che li lega ai loro padroni devono essere rispettati. Nel nostro ordinamento è possibile che gli animali domestici possano essere pignorati e messi all’asta. I nostri amici a quattro zampe rischiano, così, di finire nelle mani di chiunque, esattamente come succede per l’auto, la casa o qualunque altro oggetto. Ma gli animali non sono cose e che dunque non sono pignorabili.
La petizione #giulezampe si avvale del Patrocinio della Lega Nazionale per la Difesa del Cane. Che aspettate a firmarla anche voi?
Foto credit Thinkstock
2 commenti su “Cani pignorabili? Diciamo no con la petizione #Giulezampe”