Continuano senza sosta nel Salento le ricerche della sedicenne Noemi Durini, la studentessa di Specchia della quale si sono completamente perse le tracce da domenica scorsa. E per cercarla carabinieri e vigili del fuoco hanno anche impegnato i cani molecolari dell’unita cinofila. Ma che cosa distingue esattamente i cani molecolari?
Si tratta di cani particolari che hanno un olfatto particolarmente sviluppato e soprattutto addestrati ad hoc anche diversamente rispetto ai cani addestrati per ricercare le persone.
In particolare è un cane che appartiene a un’unità cinofila che si occupa di “casi speciali” proprio grazie al loro naso speciale che è in grado di rintracciare e seguire una pista umana, non solo di un individuo che è appena passato, ma di un individuo che è passato anche molto tempo prima.
Il naso del cane molecolare riesce a percepire ad acquisire e a distinguere anche le minime particelle di odore, le “molecole”, riuscendo a memorizzare le tracce senza perderle.
Viene addestrato come fosse una sorta di detective investigatore per cercare delle persone specifiche partendo da un odore lasciato su un indumento. È pertanto diverso rispetto a un cane da soccorso addestrato per cercare e salvare le persone anche in caso di di calamità naturali.
ADOTTARE UN CANE POLIZIOTTO, L’ITER
Il cane molecolare riesce non solo sentire la presenza di un umano, ma riesce anche ad associare gli odori indicando anche il tragitto che ha compiuto la persona che si cerca.
Se è l’addestramento ad essere particolarmente importante, è anche vero ci sono alcune razze di cani particolarmente adatte a diventare cani molecolari, come quella dei Bloodhound, noti anche come Chien de Saint-Hubert o cani di Sant’Uberto.
S tratta di una razza originaria del Belgio che vantano la presenza di ben 4 miliardi di ricettori olfattivi che gli consentono di distinguere perfettamente le tracce di odore.