Pistol e Boo, i due amati yorkshire terrier dell’attore Johnny Depp e di sua moglie Amber Herad sicuramente continueranno a dormire sonni tranquilli malgrado siano stati minacciati di morte dal governo australiano. A pericolo scampato, nulla sanno che a giorni la loro cara proprietaria dovrà comparire davanti a un tribunale australiano per averli introdotto nel Paese senza rispettare le procedure previste dalla rigorosa legge lì vigente.
L’attrice deve rispondere di contrabbando di cani da compagnia e violazione delle leggi sulla biosicurezza del territorio australiano oltre che di falsificazione di documenti. Tutto ciò per amore, solo per amore: a maggio a bordo di uno jet privato ha trasportato illegalmente in Australia i due amati yorkshire terrier per raggiungere il marito Johnny impegnato nelle riprese dell’ultimo film della saga de I pirati de i Caraibi in uscita nel 2017. Se condannata, rischia una pena di 10 anni di carcere o una multa di centomila dollari australiani equivalenti a 68 mila euro circa. In base alla rigorosa legislazione del Paese, occorreva un permesso speciale per trasportare e far sbarcare i cani. Inoltre, gli animali in arrivo nel Paese devono trascorrere un periodo di quarantena.
‘Galeotte’ furono due toelettatrici australiane: tutto sarebbe passato sotto silenzio, se non fosse che ‘il pirata Johnny’ e sua moglie Amber hanno portato i due ‘clandestini’, proprio come farebbe qualsiasi proprietario di cane, a farsi belli in un centro di toelettatura per cani e alle titolari non è parso vero farsi immortalare con gli speciali clienti e pubblicare su Facebook la foto dell’attore con in braccio le sue creature, con tanto di didascalia: “E’ un onore tagliare il pelo ai due Yorkshire Terrier di Johnny Depp e Amber Heard”.
La vicenda è così venuta a conoscenza del governo di Canberra che ha avviato indagini e preso provvedimenti. Il ministro dell’Agricoltura, Barnaby Joyce, aveva minacciato di far sopprimere i cani con l’eutanasia se non fossero stati riportati subito negli Usa come è stato. Ne era scaturito un caso mediatico internazionale con tanto di countdown live attivato sul quotidiano britannico The Guardian.
Hai voglia a buttarla sullo scherzo come ha fatto qualche giorno al festival del cinema di Venezia rispondendo provocatoriamente alla domanda di un giornalista sui cani: “Li ho uccisi e li ho mangiati eseguendo alla lettera gli ordini di un australiano grasso e sudaticcio”. O in un talk show della tv americana Abc ospite l’altra sera in cui alludendo al ministro dell’Agricoltura australiana ha detto: “Un uomo del genere che decide che due yorkshire minuscoli possano in qualche modo fare del male a un intero Paese…beh ha la sua logica! Specialmente se consideriamo che in Australia ci sono le specie animali più pericolose del mondo”. Resta, è proprio il caso di dire, una gran bella gatta da pelare, per i coniugi Deep.