Si avvicina il momento delle cosiddette pulizie di primavera o di Pasqua e ci preme ricordare come alcuni detersivi per la casa possono essere pericolosi per cani, gatti ed altri animali domestici. E’ vero che rispetto al passato, in commercio esistono prodotti meno tossici e più rispettosi per l’ambiente, ma non è detto che questi siano sicuri per gli amici a quattro zampe.
In realtà come abbiamo avuto più volte modo di ricordare, in una casa esistono molti rischi inaspettati per gli animali, un esempio tra tutti le piante ornamentali (pensate che tra le vittime degli avvelenamenti domestici al primo posto ci sono i cani) ma non solo: la maggior parte dei detergenti non ha controindicazioni se viene utilizzata come da etichette, questo però non avviene quasi mai, soprattutto se i prodotti in questione sono addizionati con ingredienti naturali. Un esempio? I gatti possono avere mal di stomaco se vengono a contatto con detersivi contenenti oli essenziali di arancia, limone, o menta piperita.
Bastano in genrerale comunque poche accortezze: leggere e praticare le giuste diluizioni indicate in etichetta, allontanare il pet durante le pulizie, evitare profumazioni di ogni tipo, non usare spray nell’ambiente in cui c’è un animale o più in generale, laddove si trova scritto “tenere fuori dalla portata dei bambini” vuol dire che tale prevenzione occorre usarla anche con gli animali domestici. Un altro esempio? Non lavate gli oggetti a contatto con il cane o il gatto (tappetino, coperta, giocattoli, ecc) con ammorbidente e battericidi: contengono degli elementi chimici che possono essere tossici per loro.
Anche laddove si parla di un prodotto “verde”, ecologico, naturale …. C’è quasi sempre una sostanza chimica dentro, non tossica per noi umani adulti, per scarsa quantità, che comunque potrebbe essere eccessiva per un chihuahua o un gatto persiano, estremamente più piccoli e sensibili, di noi. In alcuni casi il vostro amico peloso potrebbe avere la vita messa a repentaglio, ma anche un solo lieve malessere se possiamo, dobbiamo evitarglielo. E’ un dovere. Non credete?
Foto: Bukowsky per Flickr