Il fumo uccide anche loro: con l’intento di sensibilizzare sui danni prodotti agli animali domestici dal fumo passivo, ha preso avvio la campagna informativa promossa dall’ordine dei medici veterinari della provincia di Milano e patrocinata dal Comune. Dalla seconda metà di gennaio sarà reperibile in tutte le strutture veterinarie cittadine, materiale informativo sulle patologie provocate dal fumo passivo e su come arginare i rischi. L’iniziativa vuole motivare fumatori che sono proprietari di cani o gatti a diminuire o smettere di fumare in nome della salvaguardia anche della salute dei pets.
Sapete che i nostri pet sono molto più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda le patologie da fumo passivo? Questo perché sono maggiormente a contatto con superfici in cui si depositano i residui. Il fumo passivo ha un’elevata concentrazione di sostanze cancerogene che si depositano sul suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi rischi. Altrettanto pericolosa per gli animali domestici è l’ingestione di mozziconi: la nicotina assunta per via orale è un veleno neurotossico ed è frequente che, soprattutto i cani, attirati dalla saliva umana, ne ingeriscano una quantità potenzialmente letale.
A convalidare quest’iniziativa dei veterinari milanesi, c’è lo studio dell’Henry Ford Health System di Detroit dal quale emerge che tra i fumatori proprietari di animali domestici il 28,4% intende smettere di fumare per tutelare la salute degli animali, l’8,7% chiederebbe al convivente di smettere e il 14,2% smetterebbe di fumare al chiuso.
Generalmente i cani sono più esposti a tumori di naso e polmoni, mentre i gatti a tumori orali. Un recente studio condotto dall’Università di Glasgow ha evidenziato come i gatti siano i pet in assoluto più vulnerabili per via, oltre che del grooming ovvero la costante cura del pelo che mette in contatto le mucose orali con i residui rimasti sul pelo, dell’elevata sensibilità al fumo passivo, e della maggiore possibilità di sviluppare asma e bronchite. Secondo la stessa ricerca, i cani più a rischio sono quelli a muso lungo e quelli di piccola taglia, come yorkshire e barboncini, predisposti a malattie cardiache e respiratorie.
Sono provocate dal fumo passivo anche altre patologie respiratorie, dall’irritazione o infiammazione delle prime vie aeree sino ad asma, bronchiti croniche e polmoniti. Per quanto riguarda le tipologie di tumori che possono presentarsi nel cane, ci sono differenze in base alla conformazione fisica: in quelli con muso più lungo sono maggiormente presenti neoplasie delle cavità nasali, mentre in quelli a muso corto sono più frequenti tumori ai polmoni. Le sigarette hanno effetti negativi anche su canarini e pappagalli: il fumo passivo è particolarmente dannoso per i volatili perché dotati di un tratto respiratorio molto sensibile. Le sigarette possono causare un accumulo di fluidi e portare alla polmonite, spesso letale.
Fonte e foto ordinevetmilano.it