Ennesima tragedia del mondo animale che evidenzia la mancanza di rispetto totale per questa fragili creature in nome dei guadagni e del proprio profitto. A questo si aggiungono, inoltre, delle precarie norme igieniche, delle tradizioni equivoche e una realtà dove la sensibilità è meno forte del senso del dovere. La Guardia di Finanza di Rovigo, ha trovato uno scannatoio cinese dove venivano uccisi barbaramente esseri viventi di ogni tipo. Moltissimi dei 700 trovati, di varie specie, erano anche in avanzato stato di putrefazione.
Più di cinquecento animali, quindi, in condizioni talmente terribili che l’occhio umano non dovrebbe mai vedere certe situazioni e tantomeno crearle, ed, infatti, si notavano esemplati essiccati, putrefatti, morti e, in qualche caso vivi e malati o in condizioni disperate. Il lager a quattro zampe era riservato in buona parte ai cani, ma anche alla selvaggina. Tutto in uno scannatoio cinese nel veronese clandestino.
Quando le Forze dell’Ordine sono arrivate sul posto, si sono trovate davanti sangue, ossa e carcasse maleodoranti. Si trattava di un in un edificio con terreno attorno adibito ad allevamento e macellazione abusiva dove si portavano anatre, oche, faraone, polli, capre, tacchini, fagiani, maiali e non solo. Sono stati ritrovati pure otto daini e cinque cani meticci, quattro dei quali chiusi in singole gabbie. Visto che al peggio non c’è mai fine, terribile è stata la scoperta di come trovavano la morte tra indicibili sofferenze e senza alcuna pietà. Su di loro calava la mano oscura del padrone con la mannaia, che aveva fretta di utilizzarli per la vendita, dopo aver finto di allevarli in condizioni assolutamente non dignitose. In stanza da letto il proprietario, tra l’altro, teneva 7 anatre ad essiccare, altre silenziose vittime di una ingiustizia che per troppo tempo è rimasta impunita. L’intervento e’ della Guardia di Finanza di Rovigo, è stato fondamentale per mettere fine all’atroce vicenda.