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Cani e disturbi ossessivo-compulsivi, ecco le nuove scoperte

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Gli scienziati della University of Massachusetts Medical School, della Cummings School of Veterinary Medicine, della Tufts University e del Broad Institute del Massachusetts Institute of Technology, tutti negli Stati Uniti, attraverso le loro ricerche sono arrivati a una scoperta importantissima, che non interessa solo i cani, ma potrebbe rivelarsi molto utile anche per noi esseri umani.

Anche i nostri piccoli amici a quattro zampe purtroppo soffrono di disturbi ossessivo-compulsivi, tic nervosi e disordini di matrice neurologica e queste ricerche si rivelano un vero passo in avanti per poter provare a sconfiggere questi disturbi. E’ stato identificato un gene, nel cromosoma 7, associato al rischio di questo tipo di problematiche, frequenti soprattutto nei Doberman e nei Bull Terrier.

I disturbi ossessivo compulsivi interessano una parte della popolazione mondiale (circa il 2%) e purtroppo anche una parte del mondo canino, e si manifestano con comportamenti ripetitivi proprio fino all’ossessione, gesti, tic, azioni, che vengono ripetuti nel corso della giornata tantissime volte, e il soggetto ne perde praticamente il controllo.

La ricerca è andata in questo modo: il team di scienziati ha raccolto per circa 10 anni il sangue di esemplari di Doberman sani e affetti da questa patologia. E’ stato poi individuato un gene, Cdh2, e la sequenza genetica “sospetta” che lo comprendeva è stata riscontrata più di frequente nei soggetti che erano affetti da questi disturbi, piuttosto che in quelli sani. Questa scoperta è davvero molto importante, non solo perchè per la prima volta una ricerca porta all’individuazione di una chiave genetica per conoscere e risolvere questo genere di problematiche, ma anche perchè questo gene, Cdh2, è legato allo sviluppo del sistema nervoso centrale, e ha a che fare con la creazione delle reti nervose essenziali per il cervello. Questi processi esistono anche nel cervello umano, ed è per questo che gli scienziati pensano che ci possano essere dei collegamenti e che questo gene possa essere coinvolto anche nei disturbi ossessivo-compulsivi umani e nell’autismo.

Le ricerche continuano, i ricercatori credono che il modo in cui il problema si manifesta e le risposte simili ai trattamenti con i farmaci, tra uomini e animali, possano davvero far sperare in dei passi sempre più ampi e sicuri per poter garantire un giorno la migliore conoscenza biologica di questi disturbi e il modo per guarirli, trovare terapie o prevenire queste problematiche, sia per i cani che per gli esseri umani.

Fonte: LaZampa.it

[Photo courtesy of tear_mdf]

3 commenti su “Cani e disturbi ossessivo-compulsivi, ecco le nuove scoperte”

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  3. ich finde das ups-widget einfach daneben. abgesehen davon, dass widgets einfach zum schnarchen sind, hing die letzten wochen über ein überdimensionales plakat am karlsplatz/stachus in münchen mit dem text “widget – sieht einfach alles” wo ich mich jedes mal an die voeeatsdatensprichrrung erinnert fühlte – will man wirklich ein widget installieren, das “einfach alles” sieht?

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