Era un fenomeno che si era riuscito ad arginare e che ora torna prepotentemente alla ribalta, quello dei cani da combattimento. Si tratta di animali robusti, di razze ritenute pericolose, che vengono addestrati con estremi maltrattamenti a combattere in modo aggressivo, per vincere, anche per uccidere l’avversario. Ho avuto modo di vedere molti anni fa le immagini, dei video, che riguardavano un combattimento tra cani e devo dire che sono rimaste impresse nella mia mente in modo negativo: mi ha ferito vedere come l’essere umano (ma umano in che?) riesce a trasformare delle povere bestie.
Il fenomeno negli ultimi anni si era andato ridimensionando grazie anche all’attenzione degli investigatori: i combattimenti tra cani rappresentavano un alto incasso per quella che viene definita la zoomafia, e dunque la criminalità organizzata. Il punto focale di forza di queste organizzazioni ha sempre avuto le sue basi principalmente nella Regione Campania ed è qui che si ripresentano con preoccupazione nell’area di Scampia, a Napoli. Negli ultimi mesi infatti il commissariato di zona ha effettuato numerosi sequestri in allevamenti abusivi: troppi per non lanciare un nuovo allarme circa i cani da combattimento. Nell’ulrima operazione condotta “Alto Impatto” la polizia di zona ha scovato 8 cani in un recinto, con segni evidenti di combattimento ed una pistola a proiettile captivo che viene utilizzata solitamente con tale finalità: 3 rottweiler, 2 pit bull, un dobermann e 2 bull mastiff.
Spiega Ciro Troiano criminologo, responsabile Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV, tra i primi, da anni a scendere in campo contro questo fenomeno:
“Scampia e le zone limitrofe si confermano aree fortemente a rischio di combattimenti tra cani e i numerosi sequestri di animali e allevamenti abusivi fatti negli ultimi mesi lo testimoniano. Anche se il fenomeno non riveste più i caratteri di allarme sociale, molti segnali indicano una graduale ripresa. I combattimenti tra cani (cinomachia) restano una realtà criminale pericolosa che deve essere contrastata senza abbassare la guardia”.
Un cane da combattimento è un cane anche difficile da recuperare, purtroppo.
Fonte: LAV
Foto: Thinkstock
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