Cani avvelenati nei parchi in aumento secondo Aidaa

I maltrattamenti e le crudeltà nei confronti dei cani non sono destinati purtroppo a terminare a breve termine, almeno non senza leggi veramente pesanti che possano far desistere anche il più cattivo degli esseri umani. Una nuova denuncia dell’Aidaa mette in allarme gli amanti degli animali o semplicemente coloro che li rispettano. Si perchè ha segnalato che sono in continuo aumento casi di amici a quattro zampe avvelenati nei parchi pubblici.

Eventi di una crudeltà infinita che il più delle volte restano impuniti. Come conferma l’Associazione italiana difesa Animali ed Ambiente: “Sono in forte aumento le segnalazioni di cani avvelenati all’interno di parchi pubblici e giardini privati relative ai primi cinque mesi del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010”.I dati sono certi e confermati dopo le segnalazioni ricevute nel periodo gennaio-maggio 2011 ed infatti la stessa Aidaa continua:  ‘‘sono stati 2.050 i ritrovamenti di polpette avvelenate rivenute all’interno di proprieta’ private con un totale di 1.789 cani intossicati ed avvelenati e di questi 47 morti, 278 le segnalazioni giunte relative a cani intossicati o avvelenati da esche topicide nei parchi pubblici con 21 cani morti. In particolare le segnalazioni sono giunte dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Toscana ed a seguire da Puglia, Basilicata e Campania. Lo scorso anno nello stesso periodo le segnalazioni di ritrovamenti di polpette avvelenate nei giardini privati erano state 1.344, con un totale di 879 cani intossicati ed avvelenati e 42 morti, mentre le segnalazioni giunte di avvelenamenti ed intossicazioni da esche topicide nei parchi pubbicierano stati 203 con 17 cani morti”.

Un problema tutt’altro che relativo e non riguarda soltanto l’estate con la voglia di molti di partire senza quello che per tutto l’anno è stato un fedele amico da compagnia e ora improvvisamente non svolge più bene il suo ruolo. E’ quasi una mania, un odio inspiegabile per queste creature in fondo indifese ed è necessario intervenire subito affinchè non vengano sprecate altre meravigliose vite pronte sempre a sacrificarsi in nome dell’uomo.