Torniamo anche oggi a parlare di cani affetti da ansia da separazione dal proprietario. Non si tratta di una dimostrazione di fedeltà ed affetto estremo, benché da questa abbia inizio, ma di un disturbo del comportamento dell’amico a quattro zampe, che è incappato in una dipendenza eccessiva, malsana, nei confronti dell’uomo. Una vera e propria patologia cronica che può portare il cane anche all’autolesionismo.
E’ opportuno intervenire, perché per il cane c’è una grande sofferenza. Ma cosa fare? Vediamo prima di tutto cosa bisogna evitare: confinare l’amico peloso in una stanza o in una gabbia quando si esce di casa non serve a guarire o ridurre i danni; neppure adottare un altro cane da affiancargli: non teme di rimanere solo, ma solo che il suo amico bipede non torni; non funzionano neppure la punizione ed i rimproveri: le azioni del cane sono determinate da un timore irrazionale, incontrollabile; l’unica cosa da fare è agire affinché l’animale comprenda che la separazione non sarà mai definitiva: l’amico uomo tornerà sempre, ma soprattutto dovrà capire che può sopravvivere anche quando il proprietario non è presente.
Questo si ottiene combinando modifiche del proprio comportamento a quello dell’animale, insieme a gesti di cnsolazione. Ma come? E’ una pratica efficace quanto complicata e lunga che nei casi più gravi può necessitare anche dell’uso temporaneo di farmaci. E’ chiaro che da soli dunque si può fare ben poco: è necessario in primis chiedere la consulenza di uno specialista veterinario e/o esperto di comportamento canino. Precisiamo subito inoltre che non esistono pillole magiche e che dunque laddove vi sia bisogno di un medicinale, questo va somministrato solo ed esclusivamente insieme alla terapia comportamentale: non si usano sedativi per addormentare il cane, ma solo ritrovati per tranquillizzarlo, allontanare l’ansia.
A volte bastano dei rimedi naturali, con questo scopo, e tra questi anche il ferormone canino (un derivato) venduto su prescrizione medica e sotto forma di diffusori come i collari. In genere questa sostanza è utilizzata in tutti i casi in cui l’animale si trova sotto stress, come ad esempio in prossimità di un lungo viaggio. Per approfondire questa tematica potete leggere di seguito:
- Cani ed ansia da separazione, come distinguere i sintomi
- Il cane abbaia e devasta casa quando è solo? Potrebbe essere l’ansia da separazione
- Ansia da separazione nell’uomo
2 commenti su “Cani ed ansia da separazione, cosa fare e non per curare l’animale”