Vedere un cane perennemente legato alla catena è straziante, forse perché m’immedesimo e non vorrei mai sentirmi così. Trovo che sia un’ingiustizia, ma purtroppo non esiste ancora una legge nazionale sull’utilizzo della catena per la detenzione dei cani, se non dei regolamenti comunali. Arriva però una buona notizia, che spero possa dare il buon esempio al resto d’Italia.
Il caso di Davide Battistini sta facendo il giro dell’Italia. L’animalista di Ravenna, infatti, porta avanti lo sciopero della fame da Capodanno per abolire la catena come mezzo di detenzione per gli amici a 4 zampe. Ricomincerà a mangiare solo quando la Regione Emilia-Romagna inizierà a discutere della sua proposta e oggi arriva finalmente una buona notizia. Il Consiglio Comunale, infatti, presenterà una mozione per vietare la detenzione dei cani alla catena.
Davide Battistini ha 46 anni e da 30 è un animalista convinto. Aveva programmato l’inizio della sua protesta già 1 anno fa, ha preso, infatti, tutte le ferie maturate nel 2012 e quelle che gli spettano per 2013. Intanto il suo stato di salute è monitorato da un cardiologo, che lo ha invitato a riprendere ad alimentarsi. Ma l’animalista ha intenzione di andare avanti in attesa di un riscontro effettivo da parte della Regione, a cui chiede di adottare una normativa che sia valida in tutto il territorio. Come ha spiegato Davide Battistini:
Non chiedo di tenere liberi cani potenzialmente aggressivi, ma l’obbligo di un recinto di dimensioni adeguate entro cui confinarlo. Chiederò il sostegno delle associazioni degli artigiani per diffondere questo tipo di misura nelle abitazioni di campagna. Sorteggeremo un premio di 1000 euro tra chi abolirà la catena per realizzare un recinto per il proprio animale.
Davide ce la sta mettendo tutta perché i diritti animali non vengano calpestati come troppo spesso accade. La catena è un maltrattamento ancora troppo diffuso, eppure, chi la vorrebbe una catena intorno al collo? E perché i nostri amici a 4 zampe devono sopportarla in silenzio?
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