Se il vostro cane abbaia ininterrottamente, sia durante la notte che durante il giorno, fate attenzione: potreste essere citati in giudizio dai vostri vicini di casa se sono poco amanti degli animali. La Cassazione settima sezione penale, sentenza n. 26107/2006 ha infatti stabilito che chi non riesce a dormire a causa dell’abbaiare ininterrotto dei cani ha diritto ad un risarcimento.
Con la motivazione che indicheremo di seguito, è stato accordato un risarcimento di mille euro ad un signore di Catania che, certificati medici alla mano, aveva dimostrato che il continuo abbaiare, anche di notte, dei due cani del vicino, avevano impedito il suo riposo. La Suprema Corte ha in proposito sottolineato che il ridotto ambito delle molestie non esclude la sussistenza del reato potendo esso ravvisarsi anche nel caso in cui rimanga leso l’interesse di una persona singola, considerato che, oltretutto, l’abbaiare di cani, specialmente di notte, è un fatto potenzialmente idoneo a disturbare il riposo o l’occupazione delle persone che risiedono nelle vicinanze della fonte del rumore”.
Questa sentenza però contrasta con un’altra, già emessa sempre dalla stessa corte, che riconosceva il diritto ad abbaiare come fondamentale per il cane: infatti la Cassazione con sentenza 1349 del 06/03/2000 ha stabilito che se gli ululati non disturbano una pluralità di persone, ma ad averne fastidio è il vicino di casa, è inutile querelare il padrone per disturbo alla quiete pubblica in quanto il disturbo non coinvolge che un solo nucleo familiare.
Inoltre l’abbaiare è un diritto esistenziale per il cane: lo ha stabilito il Giudice di Pace di Rovereto in una sentenza nella quale ha dichiarato lesivo dei diritti dell’animale l’uso dei collari anti-abbaio. Insomma il vostro amico a quattro zampe può abbaiare liberamente, sempre nei limiti della tollerabilità, ma non dimenticate che un abbaiare ossessivo può essere sintomo di disagio o di uno squilibrio psico fisico che non va sottovalutato.
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