Un cane per tifoso. Lo annovera il Livorno che sabato scorso, impegnato in una sfida decisiva contro il Piacenza per i play-off, si è ritrovato in curva Nord allo stadio Picchi un ultras a quattrozampe: Kyra, che pare abbia pure esultato quando la sua squadra del cuore ha segnato un goal decisivo, partecipando ai cori abbaiando. Di sicuro ha portato fortuna al team di Novellino dal momento che il match si è concluso con la vittoria della squadra livornese.
Ma che ci fa un cane allo stadio? Non ci è certo arrivato facilmente bensì per mezzo di una lunga trafila burocratica. Kyra ha quattro anni e il suo proprietario, un pensionato di 54 anni di nome Mario Bartoli, non riesce a separarsene mai, tanto che pur di non lasciare l’amica di zampa a casa da sola alla domenica (che vi ricorda?) rinunciava ad andare a tifare per la sua squadra.
L’uomo, senza scoraggiarsi, ha impiegato tutte le sue forze e… due mesi di tempo prima di ricevere l’ok da parte del difensore civico. Secondo quanto riporta il Tirreno si tratta del primo caso in Italia di un cane spettatore allo stadio. Ma com’è andata questa prima volta di un quattrozampe in curva?
Secondo quanto racconta lo stesso Bartoli, lui e la cagnetta si sono sistemati un po’ in disparte, almeno inizialmente, nel timore di infastidire gli altri tifosi o che la presenza del cane con la passione per il calcio potesse essere non gradita a qualcuno. Ma dopo un po’ in tanti si sarebbero avvicinati, tra gli altri spettatori, incuriositi dall’ospite peloso per scattare foto e chiedere al proprietario se aveva intenzione di riportarla a tifare per il Livorno, che tra l’altro ne ha bisogno per la sua scalata verso la A.
Kyra ha ricevuto il pass per lo stadio dal difensore civico del Comune Gisella Seghettini, perché è una cagnetta a posto, con tutte le carte in regola, impegnata nel sociale: fa pet therapy ed è un membro delle unità cinofile della Protezione Civile di Rosignano.
[Fonte: Repubblica]
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