Siamo a Roma, nel tardo pomeriggio di oggi. Un uomo sulla cinquantina è fermo ad un semaforo in attesa del verde, quando una scena lo colpisce e cattura la sua attenzione. Vede un ragazzo di 19 anni appena che prende a calci un cane indifeso, che tenta in tutti i modo di ripararsi dai colpi e divincolarsi dal guinzaglio.
Non ci pensa un attimo e si butta sulla strada per salvare il pet. Scende dal suo mezzo, estrae la sua Beretta 9×21, regolarmente detenuta in quanto l’uomo di professione è gioielliere, e spara ad un ginocchio del ragazzo. Poi ha aspettato tranquillamente l’arrivo delle forze dell’ordine, che l’hanno arrestato e portato in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
Il ragazzo dal canto suo è stato sottoposto ad un intervento ma non è in pericolo di vita. I numerosi testimoni, che hanno assistito alla vicenda, hanno raccontato che il ragazzo, senza un apparente motivo, ad un certo punto ha iniziato a prendere a calci il suo cane. Un meticcio di piccola taglia di due anni, che non riusciva a scappare. Cercava di nascondersi da quella brutalità, posta in essere da chi avrebbe dovuto proteggerlo.
La domanda che ci poniamo però è la seguente. Perchè nessun altro è intervenuto? Bastava fermare quel giovane problematico, due o tre persone sarebbero state sufficienti e forse quello arrestato sarebbe stato un altro. Per il reato di maltrattamento di animali. Quando assistete ad un episodio di violenza, non voltate la testa dell’altra parte ma intervenite e denunciate, chiamando le forze dell’ordine.
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