Rio: i narcos vogliono uccidere un cane poliziotto. Si chiama Boss ed è un labrador di 5 anni il protagonista della storia che vi raccontiamo oggi. E’ un eroe, un campione nel suo gioco preferito, fiutare droghe e questo è diventato ora un rischio per la sua vita. Alcune intercettazioni telefoniche su una banda di narcotrafficanti locali hanno evidenziato l’ordine di ucciderlo. Boss è infatti un cane poliziotto antidroga, uno dei più apprezzati membri del gruppo cinofilo del dipartimento di polizia di Rio de Janeiro.
Il labrador in questione negli ultimi mesi nel corso della sua attività ludico/professionale ha fatto ritrovare ben 2 tonnellate di stupefacenti (un record!) e dopo l’ultima retata in cui con il suo super fiuto ha scovato 660 chili di cannabis nascosti in un muro, sono partite le minacce. A nulla infatti sono valsi i tentativi della banda Manguinhos di confonderlo con droghe nascosti in fogne a cielo aperto, l’olfatto di questo labrador non si è fatto ingannare! E’ chiaramente un eroe che ha anche ricevuto riconoscimenti ufficiali, ma per lui è un gioco scovare droghe ed armi. Per questo è giusto che rischi la vita? Un poliziotto lavora sempre in squadra e nel suo gruppo cinofilo, costituito da 68 cani ed altrettanti conduttori, nessuno ha intenzione di perderlo.
Un collega si difende sempre ed è per questo che ora nelle operazioni in cui sarà coinvolto nei bassifondi di Rio de Janeiro sarà accompagnato da ben nove poliziotti. Perché una cosa è certa: nessun cane poliziotto è stato mai minacciato da trafficanti, ma ciò non toglie che si tratta di un rischio concreto: i narcos non scherzano sui loro interessi. Il cane poliziotto ed i suoi colleghi lavorano su dei turni di sei ore al giorno a giorni alterni. Sono eroi senza saperlo. Ancora una volta il fiuto del cani, come nel caso dei tumori, diventa prezioso per l’essere umano. Secondo noi di Tutto Zampe questo cane labrador merita di diventare il protagonista di un film, come il commissario Rex, non credete?
Foto: Thinkstock
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