Si chiama Nasko, è un pastore tedesco ed ha quattro anni: è il cane poliziotto entrato in servizio ieri sul lungomare di Napoli. Guidato da un conduttore/compagno/ poliziotto, il Rex campano vigilerà nelle vie del centro storico della città come deterrente contro scippi e rapine. E’ munito di una pettorina con su scritto “polizia” proprio per renderlo identificabile in città ed è addestrato a rincorrere i criminali in fuga, bloccarli e metterli a terra.
Per tale motivo indossa anche la museruola, onde evitare che il delinquente possa lamentare un morso durante la cattura. In realtà però lo splendido Nasko non ha necessità dei denti per portare a termine il proprio compito, bastano invece la sua agilità e velocità, abbinate ad un addestramento specifico. Il pastore tedesco è uno dei due cani di polizia giudiziaria utilizzati dall’Ufficio di prevenzione generale della Questura di Napoli. La sua presenza per le vie della città rientra nell’operazione “Aracne” contro la criminalità partenopea.
La sua attività è parallela a quella di altri gruppi cinofili operativi in campo dell’antidroga, antiesplosivi e ricerca e soccorso pubblico. Nello specifico, un cane di polizia giudiziaria ha un carattere particolarmente dominante e coraggioso oltre che un fisico robusto e resistente, qualità che si abbinano ad un’eccezionale obbedienza al conduttore (è sempre l’uomo che “lancia” il cane all’inseguimento di un criminale). I luoghi di lavoro sono impervi, tra la folla cittadina, al freddo sotto la pioggia o al sole con la calura estiva: sempre cioè attivi sul campo. E’ per tale motivo che questi cani rimangono in attività meno a lungo degli altri colleghi a quattro zampe, circa 8-9 anni, proprio in tutela della loro salute e perché più soggtti a ferite (ricordate i cani poliziotti con le scarpe ad esempio?). Comunque sia, ancora una volta un amico fedele si impegna, è utile, nella difesa e nella tutela degli esseri umani.
Approfondimenti sui cani poliziotto, sul sito della polizia di Stato.
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