Una bruttissima storia che ha per protagonista un amico a quattro zampe arriva direttamente dal Texas, negli Stati Uniti: Sid, un cane di razza Leonberger di cinque anni gravemente malato di una patologia spinale congenita, viene portato dal proprietario dal veterinario per praticargli l’eutanasia, ed evitargli quindi tante sofferenze fisiche e psicologiche. Tutto procede senza intoppi, almeno secondo quanto riferito dal veterinario, ma dopo sei mesi il proprietario del cane ritorna in clinica e quì fa la macabra scoperta.
Il suo amico a quattro zampe era ancora in vita, tenuto in gabbia nel retro della clinica veterinaria ed usato come cavia per le trasfusioni: una scoperta sconcertante, che ha portato l’uomo a denunciare il veterinario Millard Lucien Tierce, che è stato arrestato con l’accusa di crudeltà verso gli animali. L’arresto dell’uomo ha portato a scoprire la verità sullo stato di salute del pet. Il cane infatti non era affatto ammalato, ma era stato dichiarato tale dal veterinario proprio per convincere l’uomo a lasciarlo lì in clinica.
Tant’è che alla vista del suo amico umano, il cane è impazzito di gioia saltando subito nella sua auto! Una visita in altra clinica ha decretato la buona notizia: il Leonberger sta bene e non deve essere soppresso e non ha alcuna malattia congenita. Le difficoltà nello scegliere la via dell’eutanasia sono tante, sia dal punto di vista morale che affettivo: una scelta difficile e angosciante che però spesso si rivela essere la migliore via, per evitare sofferenze al nostro beniamino peloso.
Fonte: Star Telegram
Foto credits: Thinkstock
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