Una bruttissima storia di negligenza e di maltrattamenti arriva direttamente dal paese di Montecopiolo in provincia di Pesare Urbino, dove le guardie zoofile dell’Oipa hanno scoperto che un cane legato sul tetto dell’abitazione del suo proprietario, era morto impiccato. L’Oipa si è resa conto della situazione quando ormai era troppo tardi e per il povero amico a quattro zampe non vi era più nulla da fare: e pensare che il sopralluogo era stato fatto proprio per verificare le condizioni abitative pre-affido di un altro cane!
E’ stato verificato, anche con l’aiuto delle forze dell’ordine intervenute, che il cane era stato legato sul tetto di una rimessa, senza un adeguato riparo, con una catena che superava ampiamente per lunghezza l’estensione del tetto stesso: il povero animale era del tutto abbandonato a se stesso, e si ritiene possa essere morto per impiccagione in seguito ad un tentativo di salto o ad una caduta accidentale. Ma la cosa ancora più sconvolgente è stato il totale menefreghismo e la negligenza mostrata dal proprietario, che ha cercato di liberarsi del corpo esanime in un magazzino, minimizzando l’accaduto anche di fronte all’evidenza.
Le guardie zoofile hanno immediatamente denunciato il proprietario per uccisione di animale, come previsto dall’art. 544 ter. del nostro codice penale, in quanto lo ha sottoposto ad un comportamento in contrasto con le sue caratteristiche etologiche fino a causarne la morte. Simona Congiu, Coordinatore del nucleo di guardie zoofile Oipa della provincia di Pesaro-Urbino ha commentato:
Tutto in questa vicenda testimonia disinteresse e incuria nei confronti di un essere vivente, oltre alla totale irresponsabilità nella gestione del cane. Confidiamo nel lavoro della Procura della Repubblica di Urbino affinché il colpevole venga punito secondo la legge, che per reati come questo prevede la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro, affinchè venga dato un importante segnale a tutti coloro che continuano a detenere gli animali come oggetti inanimati privi di diritti di cui disporre a proprio piacimento.
Fonte: Oipa
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