Richiesta di consulto legale:
Il mio vicino di casa che da almeno tre anni tiene il cane legato alla catena. Mi si spezza il cuore nel vedere un cane così buono, non essere mai liberato nemmeno per una passeggiata, siamo in campagna, ha una catena lunga e la tettoia sopra la cuccia, tuttavia tutto ciò non rende certo un cane felice. Il padrone vive solo, ha mezzi economici buoni ed ha una casa grande con il prato. Onestamente non so perché abbia preso un cane, dato che non se ne cura se non per portargli da mangiare. Cosa posso fare?
Risponde l’avv. Maria Giulia Tarroni del Foro di Ravenna, per consulenze online [email protected]
Gentile lettrice, capisco il suo disagio e la sua pietà nei confronti di questo amico a quattro zampe. In effetti neppure io capisco il perchè tenere un animale domestico legato alla catena, senza instaurare un rapporto di condivisione con lui. Tanto più se mi dice che questo signore ha ampio spazio per farlo correre. Basterebbe creare anche solo un recinto ampio, o recintare la proprietà.
In ogni caso le rendo noto che la regione Veneto dal 9 gennaio 2014 ha vietato la detenzione dei cani alla catena. Chi nota situazioni anomale può contattare le associazioni animaliste del territorio. Dopo il comma 2 dell’articolo 3 della legge regionale 28 dicembre 1993, n. 60 è aggiunto il seguente: articolo 2 bis. Al proprietario o al detentore anche temporaneo di animali di affezione è vietato l’utilizzo della catena o di qualunque altro strumento di contenzione similare, salvo che per ragioni sanitarie o per misure urgenti e solamente temporanee di sicurezza, documentabili e certificate dal veterinario curante.
Ovviamente può provare anche a parlare con il suo vicino facendo presente la sofferenze psico fisica in cui versa l’animale, per sensibilizzarlo, o magari proporre di portare il cane in una struttura che si possa occupare adeguatamente di lui.
Se avete altre questioni legali sugli amici a quattro zampe, compilate il nostro form.
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