Purtroppo con l’arrivo del caldo e dell’afa accade che alcuni sprovveduti lascino il proprio cane in macchina, pensando che poco tempo nell’abitacolo non possa dare loro fastidio: nulla di più sbagliato. Il cane soffre molto il caldo e la mancanza di una adeguata aerazione. Nel weekend appena trascorso nel ravennate un turista ha lasciato il proprio cane razza labrador all’interno della vettura parcheggiata al sole per oltre 4 ore: grazie all’intervento delle autorità ed alla buona volontà dei passanti che si sono prodigati per coprire i finestrini facendo ombra e spruzzare acqua fresca, per il cane non vi sono state conseguenze mortali. Una storia a lieto fine, ma non è sempre così.
La Cassazione nel 2008 ha dichiarato che costituisce reato di abbandono di animali, la condotta del proprietario che lasci il proprio cane in auto sotto al sole, perché condizione incompatibile con la natura dell’animale: si tratta di una sentenza importante e pioniera (Sentenza 7 gennaio 2008, n. 175). Infatti secondo la Suprema Corte, integra il reato previsto il tenere un cane in un luogo angusto per un lasso di tempo apprezzabile, senza che fosse necessaria la volontà di infierire sull’animale o che questo riportasse una lesione all’integrità fisica, potendo la sofferenza consistere in soli patimenti (decisione n. 2774 del 21 dicembre del 2005).
Un cane non è un accessorio che si può lasciare in macchina, chiusa ed al sole: le lamiere ricordiamo che possono raggiungere temperature veramente molto elevate in estate e la sofferenza che qualunque essere vivente proverebbe nel restare in uno spazio ristretto per ore, senza aria e soprattutto senza acqua fresca, necessaria ed indispensabile nell’afa estiva, è evidente.
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