Abbiamo visto nei giorni precedenti come preparare il giorno di Natale affinché non diventi un banchetto dannoso per il nostro amico peloso, oggi affrontiamo un’altro problema dato dall’ipotetica nipotina Wilma che in seguito ad una brutta esperienza ha paura dei cani.
Sorge un dubbio Amletico: chiudiamo il cagnetto Twiggy in una stanza lasciandolo pieno di ansie a guaire oppure cerchiamo di stilare un trattato di pace e facciamo interagire la piccola Wilma con il cagnolino?
Personalmente sono più per la seconda ipotesi, innanzitutto dobbiamo preparare la bambina all’incontro giocando, chiaramente questo iter è da evitare se il vostro cane ha dato segna di aggressività verso i bambini oppure è molto territoriale visto che non farebbe altro che spaventarla.
Si inizia a raccontare una storia e creando un teatrino si fa avvicinare piano piano la manina, messa a forma di cucchiaino, del pargoletto e la facciamo odorare e poi pian piano la introduciamo cercando sempre il gioco, se alla bambina o al cane non fa piacere non bisogna insistere, provare però è doveroso.
Clara è simpatica ma terribilmente insistente, essendo piccola si sente al centro del mondo ed è fermamente convinta che il cane sia un giocattolino da abbracciare durante i temporali, da usare come scaldotto o da invitare per prendere un thè.
Sempre in termini di gioco bisogna mettere i puntini sulla i, la piccola Clara difficilmente capirà che il comportamento di tirare la coda o spingere il cane è un comportamento gradito al suo peluche vivo, cerchiamo di farle capire dove sbaglia, purtroppo anche l’animale più paziente del mondo spazientito può avere un comportamento che potrebbe ledere l’incolumità della piccola e delle persone in generale.
Se vediamo che Clara continua ad avere comportamenti scorretti che possono creare inconvenienti non bisogna far correre, rivolgiamoci ai genitori e attendiamo che arrivino dei segnali se non arrivano non bisogna sgridare il cane, a meno che non salti addosso ad esempio o abbia comportamenti che non vogliamo che abbia, ma con fermezza bisogna riprendere la piccolina ricordandosi che non agisce per cattiveria ma è ancora piccola e non ha chiari alcuni meccanismi.
Non aspettate a preparare il cane all’arrivo dei parenti il giorno di Natale, educatelo in modo che accetti gli ospiti e ricordate che la maggior parte dei problemi viene per colpa dei bipedi e non per i cani, i lupi non hanno mai festeggiato il Natale.