Quando viene insegnato correttamente, il comando “fermo” è un segno distintivo di un cane ben educato.
Ad esempio se si sta camminando velocemente per la strada con il cane impaziente all’altro capo del guinzaglio, sulla strada verso il parco, e si incontra una vecchia conoscenza. Il vostro cane, scontento di questo ritardo verso la sua mèta, esprime la sua disapprovazione avvolgendo il guinzaglio attorno alle gambe. Il comando “Siediti!” potrà farlo sedere ma da seduto continuerà ad avvolgersi attorno al guinzaglio e a scalpitare e non manterrà a lungo la posizione. Cosa manca a questo scenario? Che il cane non si muova e questo può avvenire solo con il comando “fermo”.
Una volta che il cane ha imparato a stare seduto, un importante passo successivo è l’apprendimento di questo comando. Il comando “fermo” presuppone che il vostro cane mantenga la sua posizione (seduta, sdraiata o in piedi) fino a che non lo lasciamo libero di riprendere a muoversi. Senza questa abilità, quando gli chiediamo di sedersi otterremo semplicemente che il cane si sieda temporaneamente pronto a scattare alla minima distrazione.
In sostanza si tratta del congelamento di una posizione, fino a quando non diversamente indicato, ed è chiaramente un’estensione più pratica degli esercizi di posizione. Questo esercizio è spesso frainteso e porta ad un ciclo senza fine di correzioni e di frustrazione sia per voi che per il vostro cane.
La ragione principale è che il comando “seduto” è abusato: l’attenzione si affievolisce e il cane impara rapidamente che può muoversi inosservato, rompendo il divieto. Un altro motivo altrettanto importante è che a volte domandiamo più di quello che possono fare ai nostri cani. Ad esempio, un cane che rimane fermo in posizione mentre siamo vicini può non capire che che ci si aspetta da lui che rimanga fermo anche quando stiamo al piano di sopra. Il cane imparerà presto che il “fermo” può essere rotto quando nessuno è presente per farglielo rispettare. Il risultato di tutta questa ambiguità è un cane nervoso ed un proprietario incerto nei comandi, che le prova tutte. Una conseguenza di tale addestramento incoerente è un cane che impara ad associare gli esercizi ad uno stato di tensione, invece che di relax.
Non importa quale sia il livello di comprensione del vostro cane, se si ritiene che non ha imparato il “fermo“, ricominciate da capo. Rifate gli esercizi “seduto”, “terra” con il cane e invece di dargli subito il premio aspettate che mantenga queste posizioni per più secondi e progressivamente per periodi più lunghi e solo allora ricompensatelo. Faccia a faccia, se il cane inizia a muoversi mugugnate dolcemente facendogli capire che deve stare fermo, aspettate un attimo e dategli il premio che a quel punto assocerà al fatto di essere rimasto al suo posto.
Una volta che il cane ci è riuscito, cominciamo a posizionarci di lato e sempre più lontano, per insegnargli che deve mantenere la posizione anche quando siamo fuori dalla sua vista. Se il vostro cane si muove, probabilmente gli avete chiesto di fare troppo, troppo presto: ricominciate con sessioni meno impegnative e più brevi.
Non c’è bisogno di confrontarsi con il cane in sfide difficili (come ad esempio uscendo dalla stanza) prima che sia pronto. Quando siete pronti a rilasciarlo, emettete un comando allegro come “libero” o “vai” ad esempio e lodatelo a lungo coinvolgendolo in giochi divertenti per premiarlo della pazienza che ha avuto nello stare fermo.
[Fonte: Petplace.com]
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