Se la foto vi sembra surreale non avete letto una lettera di un lettore indirizzata a LaRegioneTicino, un comportamento che ha dell’incredibile viene riassunto con queste parole:
“Sono un ciclo amatore che, quasi quotidianamente, va in giro con la bici soprattutto nel piano di Magadino. Amo tanto gli animali e ho tanto rispetto soprattutto per i cani che tanto ci danno in affetto e tanto ci insegnano per amore, obbedienza e dedizione. È chiaro che mi aspetterei che anche i padroni ricambiassero queste virtù, ma purtroppo, in molti casi, non avviene, anzi…
Proprio ieri, in uno dei miei consueti giri, nel piano di Magadino, nel comune di Contone, mi è capitato di vedere una scena, a dir poco raccapricciante. Un uomo si è fermato con la sua auto (un fuoristrada argento), ha fatto scendere il suo cane, un bel cane di taglia media bianco con macchie nere, lo ha lasciato libero, e risalito in macchina e si è avviato costringendo quella povera bestia a corrergli dietro.
Ho seguito la scena con lo sguardo (ripeto ero in bici e ho 74 anni) per alcuni chilometri – laddove c’era il rettilineo – macchina avanti e cane ansimante dietro che cercava di stare al passo senza possibilità di fermarsi un attimo magari per fare un bisognino come fanno tutti i cani quando sono liberi.”
Se avessi assistito io stesso alla scena avrei pensato immediatamente ad un abbandono non riuscito, effettivamente dal racconto del signore pare che ci siano padroni che raggiungano gradi di inettitudine altissimi.
Ho deciso di citare l’intero racconto perché non è la prima volta che sento una storia del genere, anzi anni fa ho avuto un’accesa discussione con una signora che “parcheggiava” l’auto in seconda fila, apriva la portiera al cane e, mentre lei se ne stava comodamente in auto a leggere il giornale, il cane era libero di gironzolare.
Non si trattava di una zona adibita, magari un parco, ma bensì di uno stretto marciapiedi e gli unici ostacoli che separavano il cane dalla strada erano le auto parcheggiate.
Feci male a non chiamare la polizia e a sostituirmi ad essa intavolando un acceso discorso con la “padrona”, fosse adesso non esiterei a comporre il numero. Se vedete situazioni simili chiamate immediatamente i vigili urbani o le forze di polizia, anche se non c’è multa che possa sanare il comportamento errato verso un essere come il cane che esprime fedeltà ed amore una toccatina al portafogli non fa certamente bene a queste persone dai cattivi costumi.