Il titolo può sembrare dissacrante, eppure non si tratta di una provocazione ma della pura realtà che ci riporta indietro di qualche anno. Una bimba, che oggi ha nove anni, ha vissuto in una famiglia particolare che non le ha insegnato nemmeno a parlare. La piccola che adesso è diventata ben più nota di quanto non lo fosse fino a qualche tempo fa si esprime a gesti ma sa farsi ben capire. La sua non è stata una facile esistenza e ha subito una serie di violenze che fanno rabbrividire al solo pensiero. La procura di Bari che è venuta a conoscenza dell’accaduto si è interessata del caso, salvo poi archiviarlo. La ragazzina è stata trovata a dormire in un armadio tra i rifiuti, ma nonostante siano subito scattate le indagini, non sono stati trovati indagati o capi di imputazione.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso anno, anzi a fine 2009 quando i suoi genitori hanno lanciato l’allarme perchè non riuscivano più a trovarla. Il dato che incuriosisce subito è che non riuscivano a descrivere la piccola e non sapevano che vestiti indossasse. Cercata ugualmente da poliziotti e carabinieri alla fine è stata notata appisolata in un armadio con le gambe appoggiate su una mensola e viso e mento accanto a un cane.Lo stile di vita dei due appariva lo stesso e riposavano tra escrementi, avanzi di rifiuti e materassi sporchi.
La storia allora è venuta fuori: i genitori non riuscivano a crescerla e il padre era invalido civile, disoccupato e senza alcun reddito.La madre, invece, aveva dei problemi psichici e una piccola pensione che non le permetteva neppure di pagare la corrente elettrica. Da quel momento la piccola è stata tolta ai genitori e ricoverata al reparto malattie infettive dell’ospedale Giovanni XXIII per sospetta scabbia e pidocchi e poi affidata in cura ad una casa famiglia dove si trova attualmente.I primi tempi sono stati duri, ora ha iniziato a parlare. Un anno fa, invece, abbaiva e mangiava in una ciotola per terra, insieme al suo cagnolino. Si tema che possa aver subito violenze sessuali ma è difficile dimostralo.