Ancora una storia assurda ed una smentita. Ricordate la denuncia dell’associazione Earth sul cane malato ed abbandonato a Roma su un balcone senza acqua e cibo dai proprietari in vacanza? Monica Cirinnà consigliera comunale ed ex responsabile dell’Ufficio Diritti Animali del Comune capitolino, smentisce i fatti e chiede scusa con una lettera alla famiglia coinvolta a nome della città, per non averli tutelati da quella che definisce “una storia totalmente inventata”.
La storia, che anche noi vi avevamo raccontato, descriveva l’animale anziano in stato di abbandono da anni per i quali i vicini di casa avevano chiesto aiuto allo 06.06.06 un numero verde gratuito di utilità, solo dopo aver notato sangue da una zampa e l’incapacità di muoversi. Da qui la segnalazione all’associazione Earth (per competenza legale appena affidata dal comune di Roma) che sarebbe intervenuta con urgenza insieme ai vigili e ai veterinari della Asl e dato poi mandato all’ufficio legale contro i proprietari del cane, rei di abbandono di animale. Il povero cagnolone è stato soppresso perché i condizioni gravi. Questo drammatico epilogo sembra essere l’unico aspetto che unisce due storie totalmente diverse.
I volontari dell’AVCPP (Associazione Volontari Canile di Porta Portese) che gestiscono le strutture comunali per competenza (un’altra competenza….ndr) , infatti indagando, hanno scoperto che la Asl Roma D e la C non avrebbero mai ricevuto richieste al riguardo e dunque i veterinari non sarebbero mai intervenuti nella soppressione del cane. Questa sarebbe sì avvenuta, ma ad opera della veterinaria chiamata dai proprietari che non erano al mare, ma al capezzale del cane in fin di vita: hanno aperto la porta ai vigili che erano stati inviati a causa di un esposto. Per risalire al tutto Simona Novi presidente dell’AVCPP si è recata direttamente sul posto ed ha raccolto un’altra versione, quella della famiglia e degli altri vicini, che viene raccontata in dettaglio nel loro sito.
Certo è che Earth continua a confermare il proprio invio del fax nel suo sito in risposta alle accuse. E visto che sembra ci siano state reciproche denunce , la verità la sapremo solo in tribunale. La nuova versione ci fa meno orrore, ma non ci piace comunque questa situazione che ancora una volta dimostra come la politica possa essere deleteria: sembra un caso di pura gelosia professionale tra associazioni e competenze date da una nuova dirigenza politica, a leggere le risposte a distanza online. Eppure conosciamo la professionalità degli interessati: Cirinnà in primis, che tanto ha fatto da sempre per gli animali, come la creazione di un Ufficio diritti animali, nel comune di Roma. Se tale Ufficio esistesse ancora chissà che le cose non sarebbero andate diversamente. A voi il giudizio.
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