Il canarino padovano nasce intorno agli anni quaranta, quando un ornitologo decise di incrociare diverse razze di canarini con le piume arricciate: oggi questa razza è piuttosto diffusa, e nonostante la sua origine sia tutta italiana, oggi se ne trovano moltissimi esemplari in giro per l’Europa. Ovviamente la sua caratteristica principale è data dal piumaggio arricciato che lo rende veramente troppo simpatico! Un tempo il colore accettato per lo standard era solo il giallo mentre ora vi sono molte meno restrizioni e vengono accettati tutti i tipi di colore.
Caratteristiche fisiche del canarino padovano:
Il canarino padovano è lungo meno di venti centimetri, solitamente tra i 17 ed i 18: ha un piumaggio molto voluminoso ma composto, con un addome piumoso, e le punte delle piume superiori che tendono verso il basso, lasciando un vuoto che lo caratterizza anche negli standard. Tutti i colori sono ammessi, ma si predilige il pileo, che contrasta con il corpo, tendente al lipocromico. Anche le spalline del canarino sono bel spartite, simmetriche e voluminose proprio grazie al folto piumaggio. La testa poi deve essere ciuffata con un ciuffo centrato e simmetrico, ampio, che ricade sul becco e sugli occhi. La coda deve essere diritta, proporzionata, non troppo lunga nè tozza, con le piume di un bel colore deciso ed un sottocoda regolare.
Ali e arti del canarino padovano:
Le ali di questa razza sono piuttosto regolari, complete di penne integre, normalmente sviluppate ed embricate), aderenti al corpo e che gli conferiscono un’aria regale. Il portamento di questo uccello infatti è eretto e di gran classe! Buona anche l’estensione degli art inferiori, anche nelle zampe il piumaggio deve essere aderente al corpo. Lo stesso dicasi del jabot, voluminoso simmetrico, che le piume che, dai lati, convergono al centro e dal basso tendono verso l’alto senza rinchiudersi del tutto.
Vi lasciamo ad una galleria di foto che rappresentano questo simpatico canarino, che siamo certi vi saprà conquistare con la sua simpatia e la sua espressione buffa!
Foto credits: Agraria.org