““Adotterò 5 cuccioli e li porterò a casa con me negli Stati Uniti”. Il ragazzo che vedete nella foto si chiama Gus Kenworthy, ed è un mio nuovo idolo per queste parole che ha pronunciato in quel di Sochi, dove sta partecipando alle Olimpiadi Invernali. Classe 1991 è campione di Freestyle di sci ed ha da poco vinto un argento.
E’ giovane, bello, simpatico, di successo, atletico ed ha il pregio più grande, quello di amare gli animali: durante il suo soggiorno a Sochi visitando la città si è imbattuto in una famigliola di randagi e si è innamorato di una mamma e dei suoi 4 cuccioli, dichiarando che avrebbe fatto di tutto per portarli con se negli States. Questa è stata un’azione molto importante, atta a porre l’attenzione sulla situazione di pericolo in cui versano i cani randagi nella cittadina della Russia, per l’occasione delle Olimpiadi: lo sterminio di circa 2000 animali per “ripulire “ le strade per i turisti.
Il giovane campione ha inoltre scritto in relazione ai cani sulla sua pagina di facebook:
“Abbiamo trascorso tutto il pomeriggio a giocare con una banda di cuccioli randagi qui a Sochi! Sto cercando di capire come portarli a casa con me, ma so che non posso separarli dalla loro mamma perché anche lei è molto dolce ed è protettiva con loro. Gli ho comprato un po di cibo e domani tornerò a fargli visita”.
Su Twitter ha inoltre aggiunto di star provvedendo anche per le vaccinazioni. I cani sono effettivamente adottabili, ma la prassi non è semplicissima. Non sappiamo se riuscirà nell’intento di adottarli e riportarli a casa, ma è certo che per l’attenzione mediatica che ha ottenuto, è già riuscito in un importante intento, quello di mantenere alta l’attenzione sul problema. Solo per questo merita una medaglia d’oro in più. Non credete anche voi?
Foto: Facebook
1 commento su “Storia di cuccioli e di un Campione Olimpico a Sochi”