Una nuova campana contro l’utilizzo delle pellicce, lanciata dalla onlus Animalisti Italiani ed un volto caro al piccolo schermo: quello di Vladimir Luxuria. Lo slogan è chiaro ed essenziale, Il pelo non fa donna, il sottotitolo invece recita Pelliccia? No, grazie. Scegli solo abbigliamento e accessori tessili. Vladimir Luxuria è una testimonial d’eccezione: da sempre al fianco di chi combatte per i diritti degli animali, si proclama contro l’utilizzo delle pellicce. Luxuria ha dichiarato alla stampa, prima di partire per le Honduras:
Ho voluto prestare la mia immagine prima di partire per la mia lunga esperienza per l’Honduras: gli animali non possono aspettare! Non comprate pellicce: si può essere belle senza indossarle!
Oltre alla campagna gli Animalisti Italiani lanciano anche un dossier sui numeri che girano ogni anno attorno agli allevamenti da pelliccia: quaranta milioni di visoni e volpi vengono allevati al freddo in piccole gabbie, per essere uccisi a sette, otto mesi di vita, sessanta milioni di linci, volpi, orsi, lupi, ma anche cani, gatti, cervi, uccelli, oltre a ben novecento milioni di conigli che vengono uccisi solo per realizzare pellicce.
Numeri atroci, disumani per un commercio puramente estetico fatto non solo di giubbotti e cappotti ma anche di guanti, rifiniture, bordi e colli, macchiati di sangue. Il mercato degli inserti in pelliccia ha portato ad un incremento della ricerca del pelo di cane, gatto e coniglio, permettendo produzioni più economiche che permettono di realizzare grossi fatturati con copiose vendite a prezzi bassissimi e capaci di raggiungere un mercato più ampio. Pensate che l’Unione Europea è il maggior produttore di pellicce al mondo. Chi l’avrebbe mai detto?
Di seguito vi presentiamo il video della campagna, molto divertente: senza mezzi termini sa cogliere al volo l’idea di fondo della campagna. Meglio un vita senza pelo addosso, sogno più o meno dichiarato di tutte le donne di questo mondo!
Foto credit: Animalisti Italiani
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