Una buona notizia: calano del 32 per cento gli abbandoni di animali

Gli animalisti e gli amanti di ogni razza e specie domestica, possono tirare un sospiro di sollievo perchè, finalmente, arriva una buona notizia. Sembra, infatti, che nel primo semestre del 2010 siano calati sensibilmente gli abbandoni di cani in particolare. Questo dato è assolutamente verificabile, controllando le stime del 2009 dalle quali è possibile confermare che si è assistito ad un abbassamento del 32 per cento di casi in cui i padroni non vogliono più allevare il proprio pet.

Pure stavolta, però, lo Stivale sembra essere diviso in due parti, con le regioni del nord con dati positivi in tal senso e con un meno 55 per cento di abbandoni e con le regioni del centro e del sud dove, spesso, la situazione è persino peggiorata. E’ il caso, ad esempio, di Lazio, Campania, Sicilia e Puglia. In tali luoghi, addirittura, sono i cuccioli anche non ancora n grado di badare a se stessi, a finire fuori dalle quattro pareti domestiche. Una triste vicenda che arriva ad un più 12 per cento, rispetto allo scorso anno. A fornire questi numeri legati in particolare ai primi sei mesi del 2010, è l’Aidaa, l’associazione italiana a difesa di animali e ambiente. Una manciata di settimane, dunque, in cui nei canili sono arrivati 4.492 cani, rispetto ai 6.604 dello scorso anno. Nei primi tre mesi, poi, sono arrivati 1.784 amici a quattro zampe contro i 2.992 del 2009. Quasi tutti i cani in libertà, vengono trovati al sud, dove si calcola possano trovarsi 650.000 randagi allo stato brado, contro i 350.000 del Nord.

Le regioni dove bisognerebbe intervenire maggiormente per evitare che i cani possano vagare soli e abbandonati sono attualmente la Puglia, la Sicilia e la Campania con una popolazione di circa 90.000 randagi ciascuna. Resta stazionaria la situazione al Centro, mentre non desta preoccupazione la condizione quasi inesistente di animali per le strade in Valle d’Aosta, provincia di Bolzano e quasi tutta la Lombardia.