Sembrava un complotto, una ‘congiura dei pazzi’ perché lui, Browser il gatto della White Settlement Public Library in Texas, troppo colto, utile e discreto, è benvoluto da tutti. Da sei anni è mascotte della biblioteca pubblica oltre a esser diventato simbolo della città di White Settlement. Qualcuno però ha deciso che costuiva niente di meno che un rischio per la salute e la sicurezza pubbliche, ne è nato un caso, e poco ci manca che non arrivasse alla Casa Bianca, ed è stato indetto un consiglio comunale che in un primo momento ha votato di sfrattare il micio! Ma la città si è sollevata e Browser ha avuto una seconda chance…
C’è stato, come sempre in questi casi non il semplice zampino, ma l’artiglio malevolo umano. A quanto pare la congiura ai danni del povero gatto Browser per cacciarlo dalla biblioteca pubblica di White Settlement in Texas dove (lui che di libri ne sa più di tutti, fa compagnia in maniera discreta e tiene lontani i topi) vive da sei anni, è stata opera di un impiegato.
Una meschinità, non bella e neanche buona di un dipendente che, arrabbiato per non poter portare il proprio animale domestico al lavoro ha pensato di rivalersi sul placido Browser amato da tutti, soprattutto dai bambini. L’impiegato livoroso ha sollevato il caso che è arrivato al consiglio comunale della città, al punto che in un primo momento l’assemblea ha deliberato lo sfratto di gatto Browser.
Apriti cielo! I frequentatori della biblioteca sono insorti, la città tutta che ha visto maltrattare così il suo simbolo si è ribellata; lo stesso sindaco Ron White, moderatore del consiglio ma senza potere di voto, si è schierato a favore di Browser e ha avviato una petizione via Internet.
Abbiamo da sei anni quel gatto, e non c’è mai stato nessun problema – ha detto White – non fa male a nessuno. Il consiglio appena uscito ha votato così solo perché non ama i gatti.
Intanto anche Lillian Blackburn, presidente dell’associazione Friends of the White Settlement Public Library, ha avviato una petizione locale che ha raccolto 800 firme e la solidarietà si è manifestata anche sulla pagina Facebook della biblioteca.
Il caso è diventato non internazionale, di più, intercontinentale e un membro del Consiglio Jim Ryan ha detto durante una riunione speciale di aver personalmente ricevuto 1.394 messaggi da ogni parte degli Stati Uniti, così come l’Italia e la Germania, Australia, Malesia, Guam e tutti a sostegno di Browser.
A quel punto il consiglio si è di nuovo riunito, ha rivotato e, smentendo se stesso, ha azzerato la precedente delibera decidendo che Browser debba restare lì dove è, nella sua biblioteca. La votazione è stata accolta tra gli appluasi. Per una volta giustzia è fatta. E ora tutti in biblioteca a farsi suggerire un libro da gatto Browser!
Fonte huffingtonpost.com
Fonte video youtube.com