In un paese in provincia di Modena, Spilamberto, è in fase di realizzazione una struttura da un milione e mezzo di euro, interamente dedicata ai nostri amici a quattro zampe: la città di Fido, una sorta di canile “Grand hotel” per animali con circa 250 posti cuccia e tanto, tanto verde intorno. La struttura nasce dall’idea di un gruppo di comuni del modenese di bonificare un’area a rischio inquinamento, dove prima sorgeva un’ex cava di pietre. L’idea iniziale è stata quella di creare una sorte di bio parco per gli animali.
Certo si tratta di un grande investimento ma grazie ai finanziamenti pubblici, provinciali e ministeriali, il progetto pare proprio che prenderà piede, rendendo una vecchia cava un piccolo spicchio di oasi per amici a quattro zampe e per tutti coloro che amano la natura. In collaborazione con la provincia di Modena c’è l’Enpa, l’ente nazionale per la protezione degli animali, che ha vinto l’appalto per la gestione degli spazi riservati ai cuccioli.
I cuccioli saranno ospitati nella struttura che sorgerà adiacente al parco: nella struttura sarà possibile promuovere attività di educazione e rispetto per gli amici a quattro zampe, ma anche attività di adozione per i cani, che potranno essere adottati da famiglie che ne faranno la domanda.
Il progetto, approvato a maggioranza dal consiglio comunale qualche tempo fa, intende essere un canile intercomunale con tutte le attività connesse quali quelle di accalappiamento, fornire le cure veterinarie necessarie agli animali per garantire il loro benessere: il canile sarà aperto tutti i giorni feriali per almeno tre ore e i festivi per almeno due ore. In particolare l’Enpa si occuperà delle diverse fasi del progetto, della costruzione e della direzione lavori, del finanziamento e della gestione della struttura per 15 anni, oltre che della pulizia e della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’area.
L’obiettivo del progetto è infatti quello di abbandonare sempre più il concetto del tradizionale canile, realizzando invece un “Centro per il benessere animale”, che possa diventare anche uno spazio aperto alla cittadinanza con la previsione di attività di tipo ludico, ricreativo ed educativo con lo scopo di promuovere un’educazione ambientale e di rispetto nei confronti degli animali. Anche per questo motivo già in fase di progettazione il centro riceverà, unico in regione, la certificazione di qualità da parte del Rina, ente certificatore a livello internazionale
spiegano i promotori dell’iniziativa.
Sembra proprio un progetto interessante, certamente innovativo rispetto ai classici canili destinati solo ad essere un luogo di ricovero semi perenne per i cani non voluti: un progetto che si spera possa trovare consenso e possa operare quale apripista per altre realtà simili.