Certamente ricorderete la storia di Obie, il bassotto che, con i suoi 35 chili di peso, è stato “incoronato” come il cane più grasso del mondo. Il povero amico a 4 zampe, diventato una celebrità per un primato davvero triste, era stato abbandonato, ma aveva subito trovato una nuova compagna, la veterinaria Nora Vanatta di Portland, che aveva creato anche una pagina Facebook affinché la sua disavventura fosse da insegnamento per tutti quei proprietari troppo accondiscendenti con il cibo.
Proprio ora che aveva trovato una casa e un’amica che si prendesse cura di lui, Obie rischia di perdere di nuovo tutto. L’Associazione Oregon Dachshund Rescue, che pure l’aveva affidato a Nora Vanatta, è tornata sui suoi passi chiedendone la sua restituzione. Motivo? La veterinaria non avrebbe davvero a cuore la situazione del bassotto, ma lo sfrutterebbe per ricavarne vantaggi economici e popolarità.
A scatenare i sospetti dell’associazione è stata proprio la pagina Facebook dedicata ad Obie e alla sua impresa: perdere 17 chili. Lo stile è quello dei reality, e la pagina oggi conta più di 71mila fan. Si vocifera, inoltre, che la veterinaria di Portland abbia stipulato un accordo con un noto marchio di cibo per cani. La questione è finita in tribunale e ora l’ultima parola spetta al giudice, il quale, dopo aver valutato attentamente tutti gli aspetti della vicenda di Obie, deciderà della sua sorte.
Al di là della pagina Facebook e tralasciando pure le voci di corridoio, sta di fatto che Obie, grazie a Nora Vanatta, dalla fine di agosto ad oggi ha perso ben 5 chili e non sono pochi. Senza contare il dolore, per questo povero pelosetto di essere sballottato da una parte all’altra. Che male c’è se la sua storia è diventata popolare? Ben venga se questo può essere da monito, l’obesità negli animali domestici, purtroppo, non è più un fenomeno così raro.
Via|Daily Mail Online; Photo Credits|Thinkstock
E come dice Carr, gli animali domestici e gli essere umani sono gli UNICI esseri viventi a soffrire di sovrappeso!