Una storia che ci arriva da oltreoceano e che invita alla riflessione, in quanto caso emblematico di tanti episodi simili che capitano a tanti proprietari di animali domestici di tutto il mondo. John D’Amato rientrò un po’ prima dal lavoro un giorno e trovò un flacone di ibuprofene vuoto riverso sul pavimento del soggiorno. Il suo cucciolo giaceva a terra in cattive condizioni: aveva ingerito i farmaci che l’uomo aveva lasciato accidentalmente sul tavolino basso del soggiorno, inghiottendo decine di pillole.
Il cane, un alano di 38 kg, è stato immediatamente trasportato in una clinica veterinaria vicino casa, dove lo staff sanitario gli ha fatto rigurgitare immediatamente i farmaci ingeriti, iniziando un trattamento con fluidi IV.
Pochi minuti di più al lavoro o una fila più lunga nel traffico sarebbero costate la vita al cane.
L’ingestione di farmaci da banco formulati per gli esseri umani sono di gran lunga la causa più frequente di intossicazioni degli animali da compagnia negli States.
Delle 98.000 chiamate ricevute in un anno dall’ASPCA’s Animal Poison Control Centre (APCC) di Urbana, circa un terzo coinvolgono cani e gatti che consumano farmaci destinati agli umani.
In cima alla lista ci sono i farmaci non steroidei anti-infiammatori, come Advil, Aleve e Motrin. Altri farmaci comunemente ingeriti dai cani e da alcuni gatti sono gli antidepressivi (Prozac), acetaminofene (Tylenol), farmaci anti-ansia (Xanax),contro l’insonnia (Ambien) e beta-bloccanti per la pressione sanguigna (Tenormin o Toprol.)
Le cose più tossiche nelle nostre case sono le medicine che assumiamo. Gli animali sono curiosi per natura e ingeriscono di tutto.
Bisogna stare attenti a non lasciare pillole e flaconi in giro e a non somministrare farmaci a cani e gatti senza esplicito ordine del veterinario perché potremmo ucciderli.
Il metabolismo di cani e gatti è diverso dal nostro, una pillola è sufficiente ad uccidere un gatto. Alcuni esempi?
Un Tylenol. Un trattamento anti-cancro molto diffuso, il fluorouracile, può essere fatale nei cani, anche solo con piccole dosi ingerite, ad esempio masticando il cotone impregnato di crema gettato nel cestino dei rifiuti.
Per evitare di somministrare erroneamente farmaci umani agli animali, è bene avere due cassetti separati: uno per i nostri medicinali, uno per quello di cani e gatti e altri animali domestici.
Non prendete pillole in presenza del cane, potreste distrarvi un attimo, o potrebbe cadervi e la ingerirebbe in un lampo. Meglio in bagno con la porta chiusa.
Per fortuna, una buona parte dei casi di avvelenamento da farmaci sono curabili se presi in tempo, anche se vi verrà a costare molto, quindi meglio prevenire standoci attenti. Otis è guarito e dopo tre giorni di flebo è tornato a casa, ma poteva andare peggio: poteva morire perché le 35 pillole ingerite avrebbero potuto causargli ulcere gastriche o insufficienza renale, che spesso portano alla morte. Di sicuro il suo proprietario non lascerà mai più farmaci in giro per casa.