Tartarughe della Florida, i consigli per allevarle

tartarughe florida

Le tartarughe della Florida, sono, come tutte le tartarughe, dei rettili appartenenti all’ordine delle testuggini; vivono in un ambiente acquatico e sono carnivore. Sono di colore verde scuro con linee gialle lungo il corpo; vengono chiamate anche “tartarughe dalle orecchie rosse”, per le caratteristiche macchie rosse ai lati della testa.

Le tartarughe della Florida sono originarie del Sud America, ma sono diffuse in tutto il mondo come animali domestici; possiedono una mandibola arrotondata e le dita delle zampe posteriori sono unite da una membrana, perché sono animali acquatici, possono raggiungere una lunghezza di 30 cm e possono vivere dai 20 ai 30 anni.

Per riuscire ad allevarle bisogna tenerle, per i primi anni, in un ambiente terracqueo, ossia in una vasca con acqua e piante, e una spiaggetta di sabbia o di sassi: una via di mezzo tra l’acquario e il terrario; la temperatura, nella vasca, non deve scendere al di sotto dei 15°.

Cesar Millan, l’uomo che sussurra ai cani

cesar millan the dog whispererCesar Millan, l’uomo che sussurra ai cani, the dog whisperer, così è stato soprannominato. Capace di placare le ansie di cani agitati, di trovare un rimedio al latrato notturno del nostro amico a quattro zampe e di offrire una soluzione per ogni tipo di tormento che affligge il nostro pet: dalla gelosia alla pigrizia all’aggressività.

Vero e proprio esperto in riabilitazione di cani problematici, Cesar Millan è diventato subito una celebrità, sin da quando è apparso il primo episodio della serie tv Dog Whisperer, nel 2004, sul National Geographic Channel (NGC). Ben presto gli spettatori, infatti, si sono resi conto che avevano bisogno dell’aiuto di questo incantatore dei cani, forse più degli animali stessi. In molti casi Cesar ha rappresentato un po’  l’ultima spiaggia per risolvere i problemi dei cani.

Yorkshire Terrier, dalle miniere ai salotti

yorkshireOttenuto nel XIX secolo dall’incrocio tra lo Skye e altri Terrier, lo Yorkshire è un cane che appare semplice e da coccolare, anche da esibire, invece nasconde un passato e delle caratteristiche “da combattimento” sconosciute ai più.

Lo Yorkie, così lo chiamano gli inglesi, era un cane da caccia di ratti. Lo faceva sia nei quartieri, ma soprattutto nelle miniere, infatti era il cane che i minatori si portavano dietro durante il lavoro in modo che non solo trovasse i ratti, ma anche che li uccidesse, pare in modo molto violento e brutale! Quindi oltre che un simpatico birbante lo Yorkshire è anche un duro, anzi, a dirla tutta le femmine sono delle dure, sono più scattanti e più propense non solo alla caccia, ma anche alla difesa, sembra addirittura che i maschi che crescono con le sorelle delighino a loro tutto il lavoro. Evitiamo di fare commenti e paragoni!

Veterinario: come far abituare il cane

veterinario

Il veterinario è essenziale per la vita del vostro animale; un cane che si relazione senza stress alle persone, alle cure e allo stesso ambiente ambulatoriale avrà un vantaggio notevole rispetto agli altri, e i padroni possono fare molto per aiutare i propri cani in questo percorso.

Nell’adottare un cane, adulto o cucciolo che sia, la visita veterinaria è d’obbligo; se l’animale sarà in salute, la visita consisterà in alcuni esami di routine e forse qualche iniezione per vaccini o analisi del sangue. Se il cane è visibilmente nervoso o difficile da gestire anche per il personale specializzato, chiedere al veterinario di consigliarvi un bravo specialista comportamentale per lavorare su questo problema prima di perdere il controllo della situazione; nella maggior parte dei casi, comunque, il cane potrà mostrare un lieve nervosismo non preoccupante.

Portate sempre con voi degli stuzzichini per ingannare l’attesa; vanno bene, ad esempio, dei biscottini da dargli a piccoli morsi, perché il cane apprezza più l’odore che la dimensione dello spuntino. Attenzione però: ricordatevi di dargli da mangiare solo quando si sta comportando bene, non dovete premiare un comportamento nervoso o maleducato. Se vi lasceranno entrare in ambulatorio, continuate a dare i biscotti al cane mentre viene posizionato sul tavolo delle visite e fate pratica nel mettere e togliere il cane dal tavolo in modo da farlo abituare a questa azione.

La pet theraphy: addestramento e studio

ok

Il valore terapeutico degli animali è indusso ed ampiamente riconosciuto da medici e psicologi: la Pet Theraphy è un bene prezioso, un aiuto concreto a quanti vivono in situazioni di disagio o ad anziani soli in strutture sanitarie. Questa terapia ha origni lontane: fu lo psichiatra infantile Boris Levinson ad enunciare per la prima volta, intorno al 1960, le sue teorie sui benefici della compagnia degli animali, che egli stesso applicò nella cura dei suoi pazienti. Levinson constatò che prendersi cura di un animale può calmare l’ansia, può trasmettere calore affettivo, e aiutare a superare lo stress e la depressione.

Non tutti gli animali possono essere impiegati per la pet theraphy, occorre superare un addestramento importante e he l’animale abbia determinate caratteristiche: esistono dei corsi dell’Associazione Nazionale Cani da Assistenza e da Pet Therapy (ANCAPET) specifici per cani che si vogliono impiee in questo settore.

Animali da Pet Therapy non si nasce, ma le predisposizioni caratteriali sono fondamentali: sono spesso privilegiati Labrador e Golden Retriver, due cani la cui razza è quasi sempre la garanzia di un’attitudine specifica al servizio e pazienza. L’addestramento inizia fin da cuccioli, gia’ a due mesi i cuccioli devono imparare i primi rudimenti, l’educazione e il metodo di apprendimento: insomma devono riflettere su cosa fare in precise situazioni, senza ricevere comandi precisi o stimoli esterni.

Interpretare il linguaggio del gatto, il felinese

interpretare-miagolìo-gattoUn po’ come il pianto per i bambini, miagolare è per i gatti uno dei pochi modi per comunicare con noi, farci delle richieste, o anche semplicemente richiamare la nostra attenzione per un qualsivoglia motivo, e talvolta anche senza una ragione specifica. Dico questo perchè non sempre, quando miagola, il gatto ha fame o vuole le coccole. A volte è solo un modo per manifestare la sua presenza, per dire: ecco, ci sono.
Il linguaggio del gatto non è ovviamente fatto solo di miagolii, bensì comprende una vasta gamma di segnali, dalla posizione dell’orecchio, alla coda, alla postura complessiva, senza dimenticare le da noi tanto amate fusa. Interpretare il felinese non sempre è cosa facile per noi umani. Ci viene in aiuto il veterinario Marty Becker, autore insieme a Gina Spadafori del libro The ultimate cat lover, nel quale è svelato il segreto per una perfetta (o quasi) comunicazione tra noi ed il nostro gatto. In linea generale, secondo i consigli dell’esperta:

…se si vuole veramente interpretare il codice di comunicazione felina, bisogna prima ascoltare il tipo di miagolìo, poi osservare il linguaggio del corpo, e successivamente collegare questi segnali ad un qualche evento che si sta verificando.

Cani attori, casting per star a quattro zampe

cani attoriTutti i cuccioli e cani adulti che vediamo negli spot, nei film, nelle fiction, e anche a teatro o nelle fiere expo prima di diventare degli attori provetti hanno fatto dei casting! In Italia, ormai da un anno, è attivissima l’attività di Cani Attori che si occupa proprio di organizzare casting in tutta Italia e poi di mettere a disposizione e addestrare i nostri piccoli amici per il grande schermo o per degli spettacoli teatrali, e anche per alcune delle nostre serie televisive preferite!

Il modello del casting che hanno adottato è quello americano, e sta ormai prendendo piede in tutta Italia e anche nel resto dell’Europa. I casting sono aperti a ogni cane, di qualsiasi razza o taglia e i cani non devono necessariamente essere già addestrati. Le uniche cose importanti sono che siano socevoli, che non siano paurosi o aggressivi, magari perchè spaventati da tanta gente o dalle telecamere, e anche che vadano d’accordo con gli altri animali, in modo che se dovranno collaborare con altri colleghi cani o con altre specie non vada a finire tutto in una gran confusione!

Alimentazione del gatto: carne, pesce e verdure

alimentazione del gatto

Ancora di più del cane, il gatto è un carnivoro: ha la capacità di assimilare molto bene le carni, le cui qualità sono molto importanti perché l’animale ha un estremo bisogno di proteine. La carne è ricca di vitamine e di fosforo, ma povera di calcio, bisognerà, quindi, soprattutto per i gattini in crescita, aggiungere degli alimenti complementari.

Il valore nutritivo delle diverse carni è differente, ad esempio, la carne rossa è più nutriente del pollo. Generalmente, la carne rossa viene proposta al gatto tritata o a cubetti, sia passata alla griglia, sia cruda; anche le carni bianche devono essere sempre cotte. Il pesce offre un ottimo apporto di proteine, pur contenendone meno della carne: è un alimento che il gatto gradisce, l’importante è non darglielo mai crudo, ma bollito, e preferendo quello magro a quello grasso.

Le necessarie quantità di proteine possono essere trovate nelle rigaglie, ma un eccessivo consumo di alcune di esse può essere dannoso: è il caso del fegato che, in dosi troppo frequenti, può provocare problemi di artrosi, dovuti ad una ipervitaminosi; in compenso la “coratella”, cioè il polmone, presenta limitate qualità nutritive, ed è molto utile in caso di obesità.

una radio per cani e gatti: ecco la DogCatRadio

choose-dog-name

Una novità per i nostri amici animali: sul web è nata la prima stazione completamente dedicata agli animali! Si chiama RadioDog ed è tailandese, creata da Anupan Boonchuen, un addestratore per cani che è convinto che ascoltare della buona musica possa avere degli effetti benefici sugli animali . L’addestratore durante i suoi studi, ha scoperto che gli animali riescono a seguire il ritmo della musica, muovendo a tempo orecchie e coda. Inoltre, dopo essere stati sottoposti a questa terapia i cani si dimostravano anche docili e molto più obbedienti: in particolare si lasciavano spazzolare senza emettere proteste.

I proprietari o le proprietarie devono essere attenti al modo in cui i loro amici abbaiano, perché loro sono i nostri ascoltatori e i dj devono poter mettere diversi tipi di musica, a seconda degli abbai o dei gemiti. Ma soprattutto devono essere capaci di comunicare con questi fantastici animali anche senza vederli

dice l’addestratore.

Cani aggressivi, questione di razza: umana

cucciolo rottweilerMolti cani vengono soppressi o abbandonati a causa della loro natura violenta ma, contrariamente alla credenza popolare, la razza ha ben poco a che fare con il comportamento aggressivo di un cane. O almeno incide tutto sommato poco rispetto a tutte le responsabilità che sono invece a carico del proprietario.  Lo dimostra chiaramente un recente studio effettuato da ricercatori dell’Università di Córdoba, che ha preso in esame proprio le razze che sono considerate aggressive per natura, come il rottweiler e il Pit Bull.

Le conclusioni della ricerca sono state a dir poco sorprendenti: sarebbero infatti i proprietari i primi responsabili  degli attacchi dei cani, generati dalla volontà di ottenere una posizione dominante o di concorrere con altri animali.
Il gruppo di ricerca  ha determinato una serie di fattori esterni che sono inerenti ai cani, al fine di comprendere la loro aggressività, e hanno osservato che i fattori dipendenti dal proprietario, e dunque modificabili, hanno una maggiore influenza sugli animali.

Il Boxer, un tenero pugile

boxerIl primo Boxer appare in una tappezzeria fiamminga del 1600, ma ancora oggi non sappiamo se quella sia un’opera di completa fantasia o meno, visto che pare che il Boxer risalga a un periodo molto successivo, oltre il 1850. La razza pare provenga dall’incrocio tra il Bullenbeiszer e il Barenbeiszer, due cani da combattimento, i loro nomi significano quello che attacca il toro e quello che attacca l’orso. Infatti da loro sembra derivi l’indole combattente del Boxer, indole che lo ha portato ad essere uno dei cani da combattimento più attivi, ma che fortunatamente non ha segnato il suo destino, visto che ancora oggi il Boxer è conosciuto come un dolcissimo cane da compagnia.

Basta guardare la sua fisicità per capire il motivo per cui venne utilizzato come cane lottatore per tanto tempo. Mascella sporgente e naso all’insù, in modo da poter agguantare la presa e non lasciarla, senza essere intralciato da un tartufo imponente. E anche il corpo, muscoloso sul dorso e snello nella parte inferiore, gli ha fatto guadagnare il nome che porta, visto che alcuni sostengono che il cane fosse in grado di alzarsi sulle zampe posteriori e colpire con quelle anteriori! Comunque sia già nel XIX secolo si impose come compagno di vita dell’uomo, senza soprusi, e il boom corrispose con quello del Beagle, negli Stati Uniti nel dopoguerra.

Il Geko: un’alternativa al classico animale domestico

geko

Non più solo cani, gatti e criceti: la vera novità in fatto di animali da compagnia sono i geki! Si tratta di lucertoline lunghe in media una ventina di centimetri, innocue per l’uomo che vivono in tutti i paesi a clima temperato.

La maggior parte dei geki che abitano nelle nostre zone sono di colore grigio o beige, mentre quelli diffusi nei paesi esotici possono avere anche colori brillanti. La caratteristica principale di questi piccoli rettili e la capacità delle loro zampe di aderire perfettamente a qualsiasi tipo di superficie, senza bisogno di emettere liquidi superficiali, ma soltanto grazie alle microscopiche setole che gli ricoprono le zampe.

Cani, l’obesità si combatte facendo esercizio fisico con il padrone

obesità cane corsaL’obesità, che affligge molti dei nostri amici a quattro zampe, deve essere innanzitutto prevenuta con la giusta alimentazione. Qualora il peso del nostro cane fosse  pericolosamente al di sopra della norma, l’ideale è l’esercizio fisico da svolgersi insieme. Stando a quanto afferma Susan Nelson, un veterinario della Kansas State University, pare infatti che non ci sia niente di meglio per combattere il sovrappeso del cane che svolgere attività fisica insieme al suo padrone. Con duplice beneficio:

  1. si migliorano le condizioni di salute di ambedue
  2. si rafforza ulteriormente il legame tra l’uomo ed il cane

I cani, proprio come le persone, traggono molti vantaggi dall’allenamento, sia  a livello fisico che psichico. Ed esercitarsi insieme al proprietario amplifica questi benefici, perchè l’animale è contento del tempo trascorso in esclusiva insieme al padrone.