Cane investito, risarcita la padrona

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Per la prima volta in Italia un giudice civile riconosce ad una padrona il così detto danno esistenziale, causato della morte del suo cane, rimasto vittima di incidente stradale. Si tratta di un grande riconoscimento e di un precedente che certamente farà discutere. Ma vediamo i fatti così come si sono svolti.

Un automobilista nel 2006 investe Argo, un pastore tedesco, mentre stava attraversando la strada, gettando la carcassa in un fossato, carcassa che poi verrà ritrovata solo il giorno seguente. La padrona di Argo, decisa ad ottenere giustizia per la morte del suo amico a quattro zampe, ha citato l’automobilista in tribunale, per non aver soccorso l’animale morente e non aver prestato la dovuta attenzione.

A quanto riportato in sentenza la condanna al risarcimento sarebbe stata inflitta soprattutto perché l’uomo non avrebbe fatto il possibile per evitare il danno, sterzando o frenando bruscamente. Del resto anche nello stesso codice civile è sancito il dovere di fare il possibile per evitare l’evento dannoso per evitare la condanna.

Lunga vita a cani e gatti

chanel cane più vecchio del mondoQuanto a lungo vivono cani e gatti? I veterinari attestano l’età media dei nostri amici a quattro zampe intorno ai quindici anni. Nel Guinness World Records è entrato Chanel (nella foto sopra), un cane morto lo scorso mese all’età di 21 anni. Ora un altro cane, Max, tutt’oggi in vita, è in corsa per il titolo, al momento ha già 26 anni. Per quanto riguarda i gatti, vi stupirà sapere che l’età del micio più vecchio del mondo, texano e di razza sphynx, deceduto nel 1998, ha raggiunto addirittura la soglia dei 34 anni.

I cani come Chanel e Max e i gatti che raggiungono i trent’anni sono sicuramente al di sopra della norma, si tratta di casi rari, anzi rarissimi. Tuttavia i veterinari affermano che non è affatto insolito per alcuni cani e gatti superare la soglia dei quindici anni, e che si osservano sempre più cani e gatti anziani.
Merito dell’alimentazione bilanciata, del miglioramento della qualità della vita degli animali domestici e dell’affetto e delle attenzioni che molti proprietari riversano sui loro amici pelosi.

Indovina chi arriva a casa? Scegliere un animale domestico (Round III)

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Eccoci al penultimo capitolo, quello in cui parleremo degli animaletti più piccoli e per i quali le soluzioni da trovare sono molto spesso più semplici, rispetto alle lunghe considerazioni che vanno fatte prima di accogliere un cane o un gatto in famiglia. Studieremo pro e contro da affrontare quando si sceglie di prendere un roditore o un coniglio, e nella puntata conclusiva tratteremo di tartarughe, serpenti e pesci.

Il mondo degli animali domestici è vario, e qui non affrontiamo le tematiche che riguardano le fattorie e i loro abitanti animali perchè non è questa la giusta sede e di certo non potete valutare l’idea di prendere una mucca in casa! Restiamo ancorati alle nostre possibilità, tenendo sempre presente che per chi dispone di una casa grande, con giardino o con terrazzo, le scelte possono essere fatte più rispetto ai gusti e meno badando agli spazi e alle problematiche ad esse connessi, mentre per chi vive in appartamenti piccoli gli spazi diventano fondamentali e questo condiziona anche i desideri. Per il tempo le regole sono uguali per tutti, ogni animale domestico ha bisogno che gli dedichiate il giusto tempo che gli spetta, faranno parte della vostra quotidianità.

Il gatto Burmese, caratteristiche e comportamento

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Le origini del gatto Burmese sono avvolte nella leggenda, in particolare in quella che lo vuole originario dei monasteri birmani, dove era venerato come una divinità. Le prime tracce sono riconducibili al 1350, ma solo nel 1920, una femmina incrociata con un Siamese negli Stati Uniti, diede origine alla specie che oggi conosciamo.

Il gatto Burmese ha la testa triangolare, lunga, ma non come quella del Siamese, orecchie dalla base larga e dalla punta arrotondata, mento e mascella forti; gli occhi hanno un taglio orientaleggiante e un delicato color oro. Il corpo è molto aggraziato, di taglia media e molto muscoloso, con una coda dritta, lunga e appuntita; il pelo è folto, corto e fine, e dotato di grande brillantezza.

Nel Nord America viene riconosciuto solo il Burmese color marrone scuro, mentre in Gran Bretagna, le colorazioni accettate sono diverse, come il grigio argento, il color mandarino e il color bianco sporco, ma sono accettate anche le colorazioni più particolari come il marrone e il cioccolato.

Acquario dolce, scegliere le piante giuste

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All’interno di un ecosistema in miniatura come l’acquario, un ruolo di grande importanza è ricoperto dalla presenza di piante sane e rigogliose. Tranne che negli acquari di tipo africano, dove vengono utilizzate quasi esclusivamente rocce, possiamo dire che le piante sono protagoniste di tutti gli acquari di acqua dolce.

Così come per i pesci, anche le piante hanno esigenze in termini di caratteristiche dell’acqua: al momento dell’acquisto, quindi, occorre sempre valutare se la pianta che ci accingiamo ad acquistare è adatta all’ambiente che ricreiamo. Una caratteristica che è meglio privilegiare è la velocità di crescita delle piante: piante a crescita rapida ci permettono di consumare più velocemente quelle sostanze che possono inquinare l’acqua (nitrati, fosfati) e contrastare la crescita di alghe, oltre a fornire riparo agli ospiti che saranno presenti.

Le piante vanno acquistate anche in base ai propri gusti estetici, possibilmente valutando una piantumazione che dia profondità all’acquario: il sistema migliore per questo tipo di effetto è quello di avere piante basse in primo piano, aumentandone l’altezza man mano che andiamo verso il fondo. Così facendo, creeremo uno sfondo verde e naturale che renderà più godibile tutta la vasca, con una sorta di giardino sul primo piano.

Cani e gatti tolgono il medico di torno

benefici salute animali domesticiAbbassare la pressione sanguigna, favorire l’esercizio fisico, migliorare la salute mentale, quelli che a tutti gli effetti possono sembrare il prodotto di  un qualche elisir miracoloso, sono in realtà i benefici che derivano dal prendere con sè un animale domestico, cane e gatto in special modo.
Ne sono assolutamente convinti gli studiosi dello University of Missouri College of Veterinary Medicine Research Center for Human-Animal Interaction (ReCHAI).
Come ha spiegato Rebecca Johnson, direttore di ReCHAI:

La ricerca in questo campo continua a fornire nuovi elementi di prova sull’impatto positivo degli animali nella nostra vita. Numerosi studi sul campo mostrano come gli animali possono essere utili a tutte le età, nella vita dei bambini, delle famiglie e per gli anziani.

Scegliere il nuovo membro della famiglia, Round II

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Eccoci alla seconda puntata di questa brevissima parabola di riflessioni sulla scelta dell’animale domestico più adatto a noi e alla nostra famiglia. Questi piccoli capitoli non vogliono essere delle guide, e di certo non troverete indicazioni precise su tutte le specie possibili di animali domestici, ma spesso non è necessario calarsi nello specifico, soprattutto in una fase iniziale, la cosa fondamentale è rendersi conto di ciò a cui si va incontro accogliendo un nuovo membro in famiglia, poi starà a voi scegliere la razza di cane, gatto, coniglio o tartaruga più adatta a voi, al vostro carattere, al vostro gusto e ai vostri spazi.

E’ chiaro che per chi vive in un bilocale non sarà il caso di prendere un alano, così come se in famiglia c’è qualcuno che ha la fobia per i topi o per i rettili, potrebbe non essere corretto comprare nemmeno un criceto, e forse neanche una tartaruga! Le valutazioni di base vanno fatte da soli, con i comapgni, con la famiglia, qui troverete dei pro e contro che potranno aiutarvi.

Le cavie, ovvero i piccoli roditori domestici

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Le cavie sono dei roditori appartenenti alla famiglia delle Cavidae, diffuse in quasi tutto il continente sudamericano, in quanto l’habitat ideale delle cavie è costituito dalle zone con vegetazione bassa e abbondante, dove i roditori possono rifugiarsi tra i cespugli non appena sentono il benché minimo pericolo.

La cavia domestica, meglio conosciuta col nome di Porcellino d’India, è originaria del Perù dove era allevata dagli Incas fin dall’antichità; le cavie sono state introdotte dall’uomo come animali da laboratorio e da compagnia. Questo roditori si riconoscono per il corpo tozzo, la testa piccola e tondeggiante, e la coda minuscola e atrofizzata; gli arti sono corti e robusti e sono provvisti di tre dita quelli posteriori e quattro quelli posteriori. La lunghezza della cavia varia da esemplare a esemplare, ma in generale va dai 20 ai 30 centimetri.

Le razze maggiormente conosciute sono tre: la cavia comune o Porcellino d’India, la cavia abissina e la cavia peruviana. La cavia comune, che nonostante il nome non ha niente a che fare con l’India, è quella che si avvicina di più alla specie selvatica dalla quale differisce per il pelo più liscio e da una più ampia varietà cromatica, che va dal bianco al crema, dal grigio al nero, passando per tutte le varietà pezzate.

Pet Airways: compagnia aerea per animali

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Qualche settimana fa avevamo illustrato le modalità da seguire nel caso in cui si volesse viaggiare in aereo on il proprio amico a quattro zampe: sono molte le compagnie aeree che accettano animali, con un sovraprezzo o proponendo un viaggio in gabbie nella stiva per gli animali di grossa taglia. Quello che mancava era una vera e proprioa compagnia aerea dedicata esclusivamente agli animali: la Pet Airways.

Si tratta di una nuova compagnia aerea, un’azienda che si rivolge esclusivamente ai nostri amici a quattro zampe, che necessitano di trasporto attraverso un bel viaggio in aereo. La compagnia è americana e per ora permette unicamente delle tratte interne: New York, Los Angeles, Chicago, Denver e Washington. Ma dato che le richieste sono gia’ molte si pensa di estendere l’idea anche oltre i confini nazionali, per tratte intercontinentali.

La novità della Pet Airways consiste nella possibilità di permettere a cani e gatti di andare in vacanza con i loro padroni o comunque di viaggiare standosene seduti accanto a loro, accuditi come normali passeggeri, senza gabbiette ridotte o stive.

Il gatto selvatico europeo

gatto selvatico europeoIl gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) è una sottospecie del gatto selvatico che abita le foreste dell’Europa occidentale, centrale e orientale, così come la Scozia e la Turchia e che ha le sue origini in Scandinavia, Inghilterra e Galles. Il suo aspetto fisico è molto più ingombrante di quello del gatto selvatico africano e dei comuni gatti domestici. Raggiunge un metro e venti centimetri di lunghezza. La testa è corta e rotondeggiante. La coda è caratterizzata dalla presenza di striature cerchiate di colore nero.

La folta pelliccia e le dimensioni sono i suoi tratti distintivi, anche se è molto facile che sia confuso con i gatti che molti di noi abbiamo in casa, dal momento che la contaminazione tra questa e le altre razze è comune, vista la natura nomade degli esemplari di gatto europeo. Gli occhi spiccano per il tipico colore giallo. La sua vista è acutissima, così come l’olfato e l’udito, entrambi molto sviluppati.

La scelta dell’animale domestico, Round I

animaliSappiamo che molto spesso la richiesta di prendere un animale domestico parte dai bambini. Nell’80% dei casi i piccoli di casa chiedono un cagnolino, e non me ne vogliano male gli amanti degli altri animali, è anche la richiesta più logica e spontanea, visto che il cane è il compagno di giochi ideale per i bimbi e anche un amico che fa davvero sentire la sua presenza all’interno della famiglia. Concedetemelo, la mia cagnolina ha vissuto con me per 18 anni, e io ne avevo 8 quando l’abbiamo presa, e ha lasciato un vuoto davvero incolmabile…

Anche i gattini sono molto richiesti, più dalle bambine forse, ma è vero anche che a volte i bimbi si lasciano affascinare anche dagli animaletti più piccoli, come criceti o tartarughe, mentre invece noi adulti a volte subiamo il fascino di qualcosa di più elegante, come creare un bell’acquario tropicale o finalmente esplicitare la passione per i rettili, comprando un’iguana! Proviamo insieme, in modo molto semplice e alla portata di tutti, a valutare i pro e i contro che ci/vi porteranno a scegliere il nuovo membro della famiglia.

Il Certosino, il gatto che viene dai monasteri

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Il gatto Certosino nasce con ogni probabilità in Francia, in un monastero retto dai frati Certosini; si tratta di una razza molto antica, in quanto già ne viene fatta menzione in alcuni testi del 1700. Il Certosino possiede una testa rotonda con muso triangolare, macella importante e orecchie larghe alla base con punta arrotondata; gli occhi sono molto espressivi, di solito di color oro o giallo ambrato, arancio o rame.

Possiede un corpo massiccio, con petto e spalle larghe; può arrivare a pesare anche fino a sei chili, e la anche a femmina, pur essendo più minuta del maschio, dà l’impressione di grande forza e potenza. Il mantello è molto piacevole al tatto, e il pelo è corto, folto e vellutato; il Certosino è un gatto che deve essere spazzolato di frequente, in modo da mantenergli il mantello lucido e pulito.

Cosa fare se il gatto marca il territorio

marcatura territorio gattoCosa fare se il gatto marca il territorio: beh, iniziamo con il dire che quando per territorio si intende casa nostra, i nostri mobili, i divani e gli angoli delle stanze della nostra abitazione, il problema ovviamente necessita ancor più di una soluzione efficace. Il motivo per cui un gatto lascia i suoi ricordini in giro è sicuramente di origine comportamentale e, come tale, modificabile. Sta a noi individuare la causa specifica e intervenire per correggere questa spiacevole abitudine.

La marcatura delle urine nei gatti nasce per la stessa ragione di quella dei cani: segnare il territorio e segnalare il proprio passaggio. In casa il gatto potrebbe urinare sui muri e su altri oggetti verticali per fare mostra deliberata che quello è il suo regno e mettere in guardia gli altri gatti. Altre motivazioni possono essere lo stress e l’ansia. O ancora la disponibilità sessuale.

Bassotto, il cacciatore spiritoso

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Pare che il Bassotto abbia assunto questa sua caratteristica corporatura allungata proprio per l’utilizzo prolungato nei secoli come cane da caccia in tana. Quel suo fare che l’ha reso così simpatico e adorabile in realtà è dovuto a una sorta di anomalia da lavoro, che poi l’uomo ha provato a perfezionare nella speranza che il Bassotto diventasse sempre più lungo e stretto, in modo da poter arrivare fino in fondo ad ogni tana!

Le sue origini tuttavia pare non siano tedesche, anche se la razza fu messa a punto in Germania alla fine dell’Ottocento, ma il Bassotto fu anche Teckel, nome con cui infatti è consciuto dai tedeschi e non solo, ovvero una sua versione antica, di cui si trova traccia nella tomba di un faraone.

Esistono tre diverse varietà di Bassotto, a pelo corto, a pelo duro e a pelo lungo, scopriamole una alla volta.