Per la prima volta in Italia un giudice civile riconosce ad una padrona il così detto danno esistenziale, causato della morte del suo cane, rimasto vittima di incidente stradale. Si tratta di un grande riconoscimento e di un precedente che certamente farà discutere. Ma vediamo i fatti così come si sono svolti.
Un automobilista nel 2006 investe Argo, un pastore tedesco, mentre stava attraversando la strada, gettando la carcassa in un fossato, carcassa che poi verrà ritrovata solo il giorno seguente. La padrona di Argo, decisa ad ottenere giustizia per la morte del suo amico a quattro zampe, ha citato l’automobilista in tribunale, per non aver soccorso l’animale morente e non aver prestato la dovuta attenzione.
A quanto riportato in sentenza la condanna al risarcimento sarebbe stata inflitta soprattutto perché l’uomo non avrebbe fatto il possibile per evitare il danno, sterzando o frenando bruscamente. Del resto anche nello stesso codice civile è sancito il dovere di fare il possibile per evitare l’evento dannoso per evitare la condanna.