Cat@log ovvero Twitter per i gatti

twitter gattiStrane invenzioni. Ne parla Luca Chittaro su Nòva100, rubrica del sito de Il sole 24 ore. Tra queste mi ha colpito il sistema Cat@log, un twitter per i gatti, insolito quanto bizzarro software che permette anche ai nostri amici a quattro zampe di aggiornare il loro stato, proprio come facciamo noi esseri umani sui vari social network.

Ma come fa un gatto a scrivere, vi chiederete? Beh, in realtà, questo congegno, brevettato da Jun Rekimoto del Sony Computer Science Labs, si basa su una schedina da attaccare al collo del gatto, che ne registra le azioni, i movimenti e li traduce in aggiornamenti di stato.

La sindrome brachicefalica nei cani

sindrome brachiacefalica

L’argomento di oggi è una patologia della quale sempre più cani sono affetti, cioè la sindrome brachicefalica, una malattia di cui soffrono gli animali che hanno il muso e la testa corti, i brachicefali, appunto. Questi cani fanno una grande fatica a respirare, soprattutto quando fa molto caldo, e vanno subito in affanno dopo aver fatto un piccolo sforzo, come le scale di casa oppure una breve corsa.

I principali cani cosiddetti brachicefali sono il Pechinese, il Carlino, lo Shih-tzu, il Lhasa Apso, il Boxer e il Bulldog francese e inglese, mentre nei gatti questa sindrome è riscontrabile in quelli di razza Persiana; gli animali affetti da brachicefalia presentano il cranio più corto nella parte rostrale e le prime vie respiratorie deformate che fanno sì che il flusso d’aria incontri una maggiore resistenza in fase respiratoria, soprattutto durante l’inspirazione.

Da qui deriva il caratteristico rumore che fanno questi animali quando respirano, soprattutto quando dormono: infatti russano come le persone. È molto importante curare precocemente questi animali, perché se la brachicefalia viene trascurata può causare un’infiammazione cronica a tutte le vie respiratorie, che potrebbe provocare anche disturbi gastroenterici, come l’aerofagia, il vomito oppure il rigurgito, ritardi nella crescita e, addirittura, problemi cardio-vascolari che potrebbero portare a mancamenti da parte dell’animale.

Botti di Capodanno e animali domestici, l’allarme della LAC

botti caniGatti, cani, ma anche uccellini e altri animali domestici possono risentire dei forti rumori provocati dai botti che tradizionalmente vengono fatti esplodere per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. La LAC, la Lega per l’Abolizione della Caccia, mette in guardia dal rischio causato dai petardi ed altri esplosivi “festosi” i proprietari di pets, diffondendo una notizia forse sconosciuta ai più: se tutti infatti sappiamo che gli amici a quattro zampe odiano tuoni  e botti, e corrono a nascondersi quando li sentono, in pochi forse sanno che in alcuni casi l’animale può anche spaventarsi a morte, nel senso letterale dell’espressione:

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento.

L’alimentazione del gatto anziano

alimentazione gatto anziano

Grazie alle maggiori cure e attenzioni, la vita media dei gatti casalinghi si è allungata circa 5 volte in più rispetto a quelli selvatici; la maggior parte dei gatti domestici raggiunge i 16-18 anni di vita, e una piccola parte addirittura i 20 anni, anche se la vita media è di 13 o 14 anni.

Quando il micio invecchia, oltre ad avere più bisogno di cure e attenzione, perché è più esposto a disturbi e malattie, necessita di un’alimentazione più accurata. In commercio esistono dei cibi studiati appositamente per i gatti anziani, che hanno un maggiore contenuto di grassi, fibre e vitamine con un moderato apporto di proteine, ma che hanno il limite di essere più costosi rispetto ai cibi tradizionali.

Ferrovie a quattro zampe, il dis(servizio) di Trenitalia

cani treniTrenitalia ed i cani. Un rapporto difficile e controverso. Dopo l’introduzione di vistose limitazioni all’ingresso dei cani su alcuni treni dello scorso anno, seguirono numerose proteste, anche piuttosto animate, che ripristinarono una sorta di tregua tra i possessori di cani e le ferrovie italiane. E oggi  chi vuole viaggiare in treno con Fido al proprio fianco, che situazione si trova davanti? Secondo l’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) il quadro non è molto incoraggiante. Tutto perchè Trenitalia imputa ai cani alcuni disservizi che in realtà sono dovuti all’incuria e all’inciviltà sia di alcuni passeggeri che alla manutenzione delle carrozze, visibilmente carente in igiene e decoro:

Sedili laceri, bagni lerci, carrozze che cadono a pezzi, porte non funzionanti? Secondo Trenitalia la colpa del degrado non era né della scarsa manutenzione né degli addetti alle pulizie ma … degli animali.

Previsti oltre 2.000.000 di animali in vacanza: i consigli per un soggiorno sereno

cani e gatti in viaggio per Natale

Secondo l’Aidaa, ovvero l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, saranno circa due milioni gli animali domestici che durante queste due settimane di feste natalizie seguiranno i loro padroni nelle località di vacanza; di questi due milioni, circa un milione mezzo sono cani e circa 500.000 gatti e altri animali domestici che festeggeranno il Natale fuori casa.

Sempre secondo i dati dell’Aidaa, circa 800.000 di questi animali saranno ospitati nelle strutture alberghiere, mentre gli altri saranno sistemati nelle pensioni per animali; un altro dato molto importante è quello che vede l’aumento rispetto allo scorso anno, del numero degli alberghi che accettano animali come ospiti al seguito delle loro famiglie.

Il tribunale degli animali

tribunale animaliUn servizio utile per chiunque possegga un animale domestico è quello che offre l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) a tutela dei diritti dei nostri amici pets. Un vero e proprio tribunale degli animali, un servizio di consulenza legale per chiunque abbia necessità di risolvere diatribe o di avere pareri legislativi riguardo a cause, liti, contenziosi aventi come protagonisti animali domestici, ma anche selvatici.

Il tutto è completamente gratuito, per agevolare i cittadini che spesso vengono coinvolti in cause che riguardano gli animali, pensiamo nei condomini quanti malcontenti che finiscono in tribunale si creano, e abbiamo una prima idea di quante persone hanno bisogno di un parere serio ed affidabile.

Regali di Natale: il calendario “Vite Randagie 2010”

calendario vite randagie 2010

Se ancora non avete finito di fare i regali di Natale ai vostri amici, una buona idea potrebbe essere quella di donare loro un calendario, ma non uno con la bellona di turno, bensì uno che aiuti gli animali meno fortunati e garantisca loro le spese mediche. Dopo il calendario “Razza bastarda” firmato da Oliviero Toscani, arriva quello dell’Associazione Volontari del Canile di Porta Portese di Roma che vede 12 testimonial d’eccezione ritratti insieme ai loro amici a quattro zampe.

Il calendario si chiama “Vite Randagie 2010” e contiene le foto di 12 attori e cantanti fotografati insieme ai loro animali; qualche nome? Tiziana Foschi, Pino Insegno, Enrico Lo Verso, Paola Turci e Kaspar Capparoni, ovvero alcuni dei 12 vip che hanno scelto di essere ritratti con i loro animali e con i rappresentanti dei 4 canili comunali di Roma, ovvero Muratela, Vitinia, Valle dei Cuccioli e Ponte Marconi.

Proteggere le zampe del cane dal freddo

cani neveLe temperature polari di questi ultimi giorni hanno stretto in una morsa di gelo l’Italia, soprattutto le regioni settentrionali, paralizzando il traffico, lo shopping natalizio e l’esodo delle vacanze. Il nostro cane, però, deve continuare ad uscire tutti i giorni per le sue consuete passeggiate e per i bisognini. Come fare ad evitare che la neve ed il ghiaccio creino problemi alle zampe del nostro pet? Il suolo freddo e nevoso è infatti uno dei rischi maggiori in cui puoi incorrere un cane durante la stagione invernale, a meno che non si è abbastanza fortunati da vivere in regioni molto temperate, in cui nevica e ghiaccia di rado.

La neve ed il ghiaccio possono rimanere incastrati tra le dita delle zampe del cane e causare tagli e ferite, nonché infreddolirlo. Anche una piccola quantità di accumulo di neve e ghiaccio sotto alle zampe del cane può rendere i peli di sotto sensibili e causare una perdita considerevole di trazione.

I gatti ed il freddo

gatto20termosifone

Gli animali, ed i gatti in modo particolare, hanno bisogno di cure e di attenzioni nei mesi invernali, quando la temperatura scende repentinamente: i gatti sono comunque animali resistenti alle variazioni di temperatura grazie all’isolamento termico prodotto dal pelo, che agisce come una camera d’aria isolante attorno al corpo, che viene mantenuto pertanto ad una temperatura costante.

I problemi sorgono quando tale camera isolante viene a mancare, a causa ad esempio di una caduta in acqua fredda o ad una lunga esposizione al freddo o sotto la neve. In tali casi occorre agire repentinamente per evitare spiacevoli conseguenze per il micio: la temperatura in tali casi infatti si abbassa velocemente con pericolo per la salute dell’animale.

Vi sono aree del corpo maggiormente soggette al congelamento, come orecchie, coda, orecchie, arti e organi genitali: tali zone infatti sono meno protette dal pelo e dunque soffrono maggiormente l’esposizione esterna alle basse temperature. Se la zona da un colore rosato diventa scura ed insensibile, è in atto un congelamento.

Oscar, un cane da giro del mondo

cane giro del mondoUn cane da guinness, Oscar. Niente a che vedere con i soliti primati della coda più lunga, con concorsi di bellezza, altezza al di fuori della norma o longevità. Stavolta a far diventare insuperabile un amico a quattro zampe è stato un viaggio. Non una semplice visita toccata e fuga insieme al padrone in una sola città, bensì un vero e proprio giro del mondo. Vi ricorda qualcosa? Eh sì, stavolta però a compiere l’impresa è stato un cane, Oscar, che ha così rivendicato il titolo di più intrepido esploratore del regno animale dopo aver toccato con le proprie zampe il suolo di decine di Paesi, facendo scalo nei pressi dei monumenti più famosi di tutta la terra.

La foto in homepage lo ritrae sotto la Statua della Libertà, tappa obbligata per chi si reca negli Stati Uniti, che sia un cane o un turista in carne ed ossa poco importa. Oscar nei suoi viaggi ha toccato tutti e cinque i continenti, visitando 29 paesi, e sostando nei luoghi più suggestivi dell’intero mappamondo, dalla Torre Eiffel al Taj Mahal.

Boston Terrier, il gentleman in nero

Boston Terrier (6)

Una volta le categorizzazioni canine erano molto semplici, anche semplicistiche, si potrebbe dire. Terrier erano tutti quei cani che cacciavano roditori e piccoli animali da cunicoli e che frugavano nei buchi del terreno. I cani grossi erano tutti Mastiff e i cani da caccia non potevano che essere Setter o Spaniel. I Terrier, più di tutti, appartengono a una precisa categoria, cagnolini piuttosto piccoli, con dentro un fuoco difficile da spegnere. Attaccabrighe, giocherelloni, iperattivi, e molto fedeli.

Il Boston Terrier è una razza nativa americana, che un tempo fu popolare tanto quanto la torta di mele. L’incrocio è tra il Bulldog Inglese e il White English Terrier e il risultato è stato questo piccolo molosso, bullo e smargiasso. Le prime documentazioni della razza risalgono alla fine del XIX secolo e i suoi sostenitori, a Boston, lo chiamarono Round Head o Bull Terrier, facendo infuriare i proprietari di Bulldog o Bull Terrier veri, che ritenevano inesatta questa classificazione, proprio per andar contro a quelle generalizzazioni di cui si parlava prima. Comunque sia, una volta che la razza si diffuse e divenne sempre più apprezzata l’American Kennel Club la riconobbe e la confermò come razza originaria americana.

E’ un cane intelligente dall’aspetto tenero, che però venne utilizzato nelle arene di Boston per il combattimento tra cani e infatti la razza ancora oggi si mostra molto fiera e tenace nel combattimento, non molla mai la presa e il Boston Terrier non si tira mai indietro se viene attaccato. In Inghilterra divenne noto come “il gentleman in nero”, visto che sembra che abbia una giacca nera e che resti impettito nel suo sparato bianco senza alcuna macchia.

Come far passare un Natale sicuro ai vostri animali

animali e natale

Così come sono piacevoli per noi, le feste di Natale devono essere un periodo sereno anche per  nostri amici animali; forse non ce ne rendiamo conto, ma a Natale aumentano i rischi per la salute di cani e gatti. Qualche esempio? Le luci dell’albero che possono folgorare gli animali, i petardi che li spaventano, le piante tossiche, i peluche dei bambini che possono soffocarli e gli assaggi di dolci natalizi. Per cercare di prevenire questi incidenti l’Enpa, l’Ente Nazionale per la Protezione Animali, ha stilato una lista di suggerimenti utili per un Natale sereno per animali e uomini.

Nei giorni scorsi abbiamo già affrontato l’argomento delle piante tossiche per gli animali, e dei pericoli che si possono nascondere dietro lo scintillio dell’albero di Natale; oggi affronteremo il capitolo degli “assaggini”; forse non tutti sanno che anche pochi milligrammi di cioccolato possono essere letali per gli animali, quindi, se volete che i vostri animali festeggino con voi, comprate i dolci adatti a loro, pur prestando attenzione a non esagerare nelle porzioni.

I cibi “umani” non sono sempre salutari per gli animali: ossa, cibi fritti, retine degli arrosti possono provocare indigestioni e soffocamenti. L’Enpa suggerisce di stare attenti ad eventuali sintomi di malessere e di tenere a portata di mano il numero del pronto soccorso veterinario.