Le zecche sono un problema emergente in questo periodo per i nostri amici a quattro zampe: sono portatrici di pericolose malattie e la loro presenza non può essere sottovalutata. Sono particolarmente attive nel nostro Paese già dalla primavera e per tutta l’estate: le femmine si nutrono di sangue per riprodursi e le larve per diventare zecche adulte. Possono essere di pochi millimetri ed arrivare anche a superare il centimetro, a seconda della specie ed in seguito all’assunzione di sangue: possono stare senza nutrirsi moltissimo tempo, ma una volta trovata la fonte del proprio sostentamento possono succhiare sangue anche per molte ore o più giorni.
cinzia iannaccio
Quali malattie trasmettono le zecche dei cani e dei gatti?
La primavera si sa è anche il periodo delle zecche. Si tratta di parassiti (anzi per essere precisi ectoparassiti, ovvero che vivono al di fuori dell’organismo ospite) che per riprodursi necessitano di sangue (le femmine). Il cane è l’ospite migliore su cui attaccarsi, ma non disdegnano neppure i gatti o l’essere umano. Basta camminare in un prato con l’erba leggermente alta per rischiare che si attacchino al pelo dell’animale o al pantalone.
Cane con pedigree? Cos’è e a cosa serve questo documento
Cos’è un pedigree? Un semplice documento in cui è descritto l’albero genealogico di un cane. In particolare su questo sono inseriti i nomi dei genitori dell’animale: al massimo si va indietro di 4 o 5 generazioni, ma anche 3 possono bastare come indice di riferimento. Oltre il nome, spesso, ma non sempre, sono anche inserite altre informazioni come la data di nascita, il colore e soprattutto i vari titoli conseguiti nei campionati di Agility ed Obedience. E’ una carta di identità che racconta la storia di un determinato cane.
Una famiglia per il cane Lucky, affinché la sua proprietaria possa morire serena
La foto che vedete è quella di Lucky un west highland white terrier. E’ bello e dalla faccetta simpatica e cerca casa urgentementente. Non è però il suo bel musetto o il candido pelo bianco a dirci che è speciale, ma la sua storia. 5 anni fa ha portato una frizzo di felicità ad una signora che viveva da sola. La sua compagnia, il doversi prendere cura di lui, come in molti casi (pensiamo alla pet therapy nelle case di riposo), è stato importantissimo e tra i due si è creato un legame indissolubile. Che sembra andare oltre la morte.
Fido si gratta spesso? Da Innovet una soluzione naturale per controllare il prurito
E’ comune vedere i cani grattarsi con nonchalance sotto il collo, per poi correre a giocare. Il prurito infatti è una costante negli amici a quattro zampe: la loro soglia di resistenza agli stimoli è molto bassa, soprattutto in Fido. Pensate dunque quale intenso fastidio sia per il nostro fedele amico incappare in una situazione che aumenta l’istinto a grattarsi.
Roma Cavalli, dal 12 al 15 Aprile a Roma
Cavalli che passione! E’ questo il tema dominante del prossimo Salone Internazionale dell’Equitazione e dell’Ippica che si terrà a Roma dal 12 al 15 aprile 2012: è la terza edizione di questa manifestazione che si svolge all’interno dei padiglioni della Fiera di Roma, trasformati per l’occasione in un grande circo equestre. Si tratta di quattro giorni totalmente dedicati ai cavalli preziosi animali domestici e da compagnia.
Canili e gattili, per aiutarli, basta donare il 5 per mille
Avete già pensato a chi donare il 5 per mille questo anno con la vostra dichiarazione dei redditi? E’ un gesto semplice, che non ci costa nulla in concreto, ma che di sicuro può permettere la sopravvivenza o migliori condizioni di vita per tanti amici animali. Come? Sono le associazioni animaliste, gattili e canili che ogni giorno si prendono cura di loro ad avere bisogno del nostro sostegno: mangimi, farmaci, cure veterinarie e non, costano molto, lo sa chi ha un cane, un gatto, un coniglio, un criceto, una tartaruga o un furetto in casa (tanto per citare alcune specie che frequentano le abitazioni italiane).
Cani spagnoli, controlli a tappeto per l’adozione
I cani spagnoli, ovvero la triste storia delle perreras e non solo. Le perreras sono i canili in cui gli animali che non vengono adottati entro 10 giorni, vengono soppressi. Qualcosa sta cambiando in positivo, grazie all’impegno di associazioni animaliste e gruppi di persone (o singoli individui) che cercano di salvare tali cani da morte certa grazie all’affido/adozione internazionale e dunque al trasferimento in Italia.
Adottare un pulcino? Si può
Non sapete proprio cosa regalare a Pasqua per fare un regalo originale al vostro bimbo o ad una persona cara? Evitate di usate animali come oggetti e soprattutto non omaggiate qualcuno di un pulcino: non tutti sono pronti a prendersi cura di un piccolo amico, soprattutto se il pet in questione è pieno di piume ed ama scorazzare in luoghi grandi ed aperti. Ma il pulcino è anche un bel simbolo della Pasqua, e soprattutto è tenerissimo e sembra essere nato per il vostro bimbo? Allora potete adottarne uno a distanza, lasciandolo vivere nel suo ambiente.
Gatti certosini in “regalo” sul web: scoperta truffa
Ci risiamo, una nuova truffa sul web che stavolta anziché riguardare cani di razza pregiati coinvolge splendidi gatti certosini. Anzi, meglio usare il condizionale, “coinvolgerebbe”, perché i mici in questione non esistono. L’allarme arriva da AIDAA (Associazione Italiana Animali e Ambiente) che ha presentato un esposto contro i truffatori. Ecco come avviene il tutto.
La Pasqua per cani, gatti ed altri animali domestici
Non è propriamente una bella festa la Pasqua per gli animali domestici. Pensiamo ad esempio agli agnellini e ai capretti. Secondo dei dati forniti da AIDAA (Associazione Italiana Animali ed Ambiente) finiranno sulle nostre tavole 900.000 esemplari. Gli appelli fatti dalle associazioni animaliste e che si ripetono già da qualche giorno riguardano la salvaguardia di questi amici innocenti: optare per un menù vegano, sicuramente squisito, può essere la scelta giusta per una festività diversa.
Come evitare il cattivo odore nel furetto
Il furetto, ovvero il Mustela putorius furo (dal latino“faina ladra puzzolente”), come ci spiega il suo nome scientifico, puzza. E’ nella sua natura. Ciò non toglie che è anche un adorabile animale domestico e che la convivenza è possibile oltre il cattivo odore, basta avere alcune accortezze: occorre agire sulle cause della puzza del furetto e provvedere di conseguenza. Ecco allora pochi consigli pratici da tenere presente anche con la consapevolezza che l’odore non scomparirà del tutto, ma sicuramente diventerà molto meno pregnante:
Cuccioli da adottare: ecco quelli sequestrati dal Corpo Forestale dello Stato
Volete adottare dei cuccioli? Sono tanti quelli che hanno bisogno di una casa e di tanto amore e potete trovarli nei vari canili o rifugi vicino casa vostra, ma oggi vogliamo raccontarvi di piccoli cagnolini bisognosi di cure frutto di un sequestro effettuato pochi giorni fa dal Corpo Forestale dello Stato: sono stati sottratti ad una tratta illegale e trovati in condizioni disperate in un capannone in provincia di Napoli. Sono 35 i sopravvissuti, fragili ed in precarie condizioni di salute a causa dello stress subito e dell’età: 16 sono deceduti.
Perché il furetto puzza?
Il furetto puzza. E’ questa l’opinione generale ed in gran parte è anche vero. Il suo nome scientifico infatti, Mustela putorius furo, significa “faina ladra puzzolente”, e fa riferimento ovviamente a questa caratteristica importante. Di fatto ogni specie animale ha il proprio odore, che può essere più o meno intenso a seconda delle situazioni e dei periodi oltre che dell’igiene. Il loro odore caratteristico deriva da alcune ghiandole cutanee, diffuse su tutto il corpo e particolarmente concentrate sul viso, che vengono sollecitate essenzialmente dagli ormoni. Ma cerchiamo di rispondere ai dubbi più comuni al riguardo.